martedì 28 luglio 2020

Il nostro paese è forse l’unico al mondo che abbia una cultura alimentare importante e cosi di diversa da regione a regione che influisce molto sulle scelte alimentari degli Italiani.

Ogni qual volta ci rechiamo in un negozio, sia che si tratti di piccole realtà che catene della GDO, veniamo investiti non solo da grandi quantità di prodotti in vendita. Ma anche di molteplici tipologie dello stesso prodotto.
La selezione per l’acquisto di un alimento deve essere effettuata avendo una buona capacità oggettiva di analisi nel leggere le informazioni sulle confezioni e o sulle etichette e non facendosi guidare da slogan televisivi pubblicitari. Che talvolta nascondono informazioni appositamente fuorvianti.
Le scelte alimentari degli italiani possono essere dovute a vari fattori. Soprattutto dopo lo stato di crisi e pandemia che stiamo vivendo. Vediamo di analizzare quelli che sono i fattori più considerati durante gli acquisti e la scelta degli alimenti da parte degli Italiani.
Non ci limiteremo a descrivere i fattori più significativi. Ma faremo anche delle considerazioni sulle grandi fuffe che spesso si nascondono dietro a determinati prodotti ed alle informazioni correlate ad essi.

I fattori che influenzano le scelte alimentari degli Italiani

Primo posto troviamo la provenienza. Si potrebbero fare mille discorsi. Ma l’istinto, soprattutto nei periodi di difficoltà, di dire prima gli italiani è forte. Infatti spesso le scelte alimentari degli italiani sono influenzate nel pensare che tutto ciò che sia in Italia sia migliore, che sia più sicuro e che assolutamente non vi siano frodi.
Ovviamente soprattutto quando si acquistano dei prodotti locali, e o di IGT, la provenienza geografica sia fondamentale. Ma è stupido dare importanza alla provenienza quando sulle etichette troviamo Curry 100% Italia!!Le scelte alimentari degli Italiani
La sensazione e o percezione di sapere la provenienza di un alimento ci da un senso di sicurezza. Ma da fare attenzione perché dietro ai 100% Italia ed alle bandierine spesso si nascondono vere e proprie truffe. In quanto vengono identificati prodotti a questo modo per influenzare le scelte alimentari degli Italiani ma i prodotti non sono realmente Italiani. In questo siamo bravissimi.
A sostegno di ciò ed a tutela dei consumatori ci sono tutta una serie di normative obbligatorie come per esempio i latticini, pasta, riso, salumi ed altri. Indicazioni di ingrediente primaro. Regolamenti obbligatori per le organizzazioni produttrici di prodotti IGP. E norme volontarie coma la Iso 22005 che definisce una trasparenza su tutta la filiera.
La marca. Inutile dire che non sia importante. La marca, il Brand ha la capacità di influenzare le scelte alimentari del consumatore. E non solo. Al contrario di quanto in molti pensano. Senza i grandi gruppi dell’agroalimentare non ci sarebbe stata la ricerca.
Frutti della ricerca che vengono utilizzati nello studio dei processi e o nell’evoluzione delle attrezzature e dei materiali. Fondamentali anche ai piccoli produttori.
I rischi chimici. C’è stata una notevole crescita culturale. Che ha portato alla ribalta i pericoli più impattanti negli alimenti. Ovvero quelli chimici, derivanti dai contaminanti, metalli, residui di sostanze fitosanitarie e zootecniche o di scissione dai materiali di confezionamento.
Questo è uno dei motivi per i quali le produzioni biologiche trovano molto appeal nelle scelte alimentari degli Italiani. Perché si presuppone che tali pericoli siano accettabili in aziende che si siano dotate di certificazioni bio. Come se, pensiero comune, le produzioni convenzionali siano pericolose...Fantasie...
Anche qui c’è un ma...Il consumatore evoluto si affida solamente a realtà biologiche nella totalità e non a quelle che fanno dei prodotti bio solamente una mera opportunità commerciale. Approfondendo anche la provenienza di questi prodotti. Scartando quelle realtà che pur essendo certificate biologiche si trovano in aree altamente inquinate.
Pericoli biologici. Sembrerà strano, ma questa tipologia di pericoli non viene più così tanto considerata durante la scelta alimentare degli italiani. In quanto i processi che abbattono e controllano questi pericoli sono ormai molto efficaci. Soprattutto su taluni prodotti.
Quindi non è un fattore che viene così tanto considerato alla parità di altri come quelli che abbiamo visto sopra, o nei confronti della composizione organolettica.
I fattori ovvi. Volutamente tra i fattori che influenzano le scelte alimentari degli italiani ci sono sia il prezzo che la qualità organolettica e salutistica. Sono fattori soggettivi guidati molte volte dalla capacità economica del consumatore.

Imparare a fare scelte alimentari consapevoli

Essendo consulenti che operano molto in ambito food consigliamo ai consumatori di effettuare scelte consapevoli. Di non fermarsi ai classici fattori che possono influenzare le scelte alimentari dei italiani relativi al siamo i MEJIO.
Ma di approfondire leggendo bene le etichette e o le informazioni sulle confezioni. Nonché verificare, quando si può, che le stesse siano reali. Per esempio la moda di scrivere che in azienda ci sono dei rigidi protocolli di qualità.
Che poi che cosa voglia dire non si sa, ma se si va a verificare queste aziende non sono non hanno certificazioni a standard alimentari, verificabili per esempio sulla Directory BRC, ma neppure di semplici certificazioni a sistemi di gestione qualità Iso 9001 e Iso 22000 riscontrabili presso la banca dati Accredia.
Andare oltre a quello che ci vogliono far vedere ed aver cura di quello che si acquista perché siamo soprattutto ciò che si mangia. Questo senza andar dietro alle mode ed alle fantasie commerciali volte a confonderci.
Come per esempio eccellenza, territorio, privo di…, salvo poi trovare ‘eccellenze’ a prezzi stracciati, impossibile, ricette del territorio con materie prime che provengono da tutto il mondo, ed alimenti privi di...ma con presenza di tracce, frasi inutili assurde e pericolose.

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