lunedì 27 agosto 2018

Parliamo oggi di un primo piatto veloce per la Festa della Liberazione del 25 aprile: la pasta alla Portofino. Si tratta di una pietanza molto veloce da preparare.

INGREDIENTI
400 gr pasta

PER LA SALSA AL POMODORO
500 gr pomodorini ciliegia
olio extravergine di oliva
1 spicchio di aglio
1 scalogno
un cucchiaino di zucchero
sale q.b.

PER IL PESTO
2 spicchi di Aglio
1 pizzico Sale grosso
100 ml Olio di olivaextravergine
50 gr di foglie di Basilico
2 cucchiai di Pecorino grattugiato (circa 30 gr)
1 cucchiaio di Pinoli (circa 15 grammi)
6 cucchiai Parmigiano Reggiano grattugiato (circa 70 gr)

PREPARAZIONE
Per quel che riguarda la salsa di pomodoro: fate scaldare tre cucchiai di olio in una pentola aggiungete l’aglio tagliato a metà e lo scalogno tritato. Dopo un paio di minuti unite i pomodorini tagliati a metà e cuocete per 15 minuti circa. Unite il sale e spegnete. Passate i pomodorini in modo da avere solo il sugo e togliete le bucce.

Per quel che riguarda per il pesto: mettete tutti gli ingredienti nel bicchiere del frullatore con metà dell’olio e iniziare a frullare versando a filo il resto dell’olio.

Una volta pronta la salsa di pomodoro lasciatela raffreddare e mettete a bollire l’acqua per la pasta. Quando la salsa sarà più o meno raffreddata mettetela in una teglia per condirci poi la pasta e aggiungete il pesto. (6 cucchiai di salsa di pomodoro per 4 d pesto più o meno).
Parliamo oggi di un primo piatto: la pasta ai 4 formaggi. Si tratta di un piatto tradizionale del Belpaese, sostanzioso e molto saporito, è perfetto per tutti gli amanti dei latticini.

INGREDIENTI

Pasta 400 g
Taleggio morbido 80 g 
Parmigiano reggiano da grattugiare 80 g 
Gorgonzola dolce 100 g 
Sale fino q.b. 
Latte intero 200 ml 
Pepe bianco 1 pizzico 
Groviera da grattugiare 80 g

PREPARAZIONE

Per preparare la pasta ai 4 formaggi per prima cosa prendete un tegame e riempitelo con abbondante acqua. Portatela ad ebollizione. Nel frattempo preparate i 4 formaggi che vi serviranno per la salsa. Prendete i vostri 4 formaggi. Su un tagliere tagliate a piccoli cubetti il gorgonzola ed il taleggio, quindi grattugiate il parmigiano reggiano ed il groviera. Riponete i quattro formaggi così tagliati in quattro diverse ciotoline per comodità.

Prendete ora una padella antiaderente e versatevi il latte. Scaldatelo a fuoco basso, avendo cura di porre sotto la pentola una retina spargi fiamma per creare uniformità di calore alla padella. Quindi versate il parmigiano reggiano, il groviera.

Unite anche il taleggio ed il gorgonzola tagliati a dadini. Mescolate bene i formaggi con il latte in modo da ottenere una salsa uniforme e priva di grumi. Potete mescolare aiutandovi con un cucchiaio di legno oppure con una frusta a mano.

Quando l’acqua per la pasta sarà tornata a bollore versatevi le pennette e cuocetele al dente. Scolatele e versate la pasta nella padella con il sugo di formaggi che avete preparato e mescolate bene per inglobare la salsa ai formaggi nelle pennette. Aggiustate quindi di sale e pepe. A questo punto disponete la pasta ai 4 formaggi nei piatti da portata, a piacere grattugiate ancora del groviera sulla pasta e servitele immediatamente.

La pasta ai 4 formaggi, raffreddandosi, tendono ad asciugarsi velocemente. Pertanto, non appena saranno pronte, servitele immediatamente ai vostri commensali. Si sconsiglia di congelare.
Parliamo oggi di un secondo piatto: la tagliata al balsamico. Si tratta di una pietanza molto saporita e semplice da preparare. La particolarità di questa ricetta è data dalla riduzione all’aceto balsamico che dona al piatto un sapore agrodolce e si sposa bene con il gusto deciso del filetto. 

INGREDIENTI
Filetto di manzo 400 g 
Sale fino q.b. 
Pepe nero q.b. 
Olio extravergine d'oliva 2 cucchiai

PER LA RIDUZIONE AL BALSAMICO
Ginepro 5 bacche 
Aceto balsamico 250 ml 
Cannella in stecche 2 
Chiodi di garofano 5

PREPARAZIONE
Per ottenere un risultato migliore è necessario cuocere la carne a temperatura ambiente  quindi estraetela dal frigorifero almeno un'ora prima della cottura. Iniziamo preparando la riduzione: prendete l’aceto balsamico, versatelo in un pentolino e riscaldate a fuoco basso, poi aggiungete i chiodi di garofano, le bacche di ginepro e le due stecche di cannella. Continuate la cottura fino a quando la salsa non avrà ridotto il suo volume della metà o poco più. Quando la riduzione è pronta, filtratela con un colino e mettetela da parte. Ora prepariamo la tagliata: fate scaldare molto bene una bistecchiera a fuoco alto con due cucchiai di olio extra vergine di oliva e poi adagiate la carne, grigliate per massimo 2-3 minuti per parte perché rimanga di un colore rosato all’interno, infine salate e pepate su ogni lato. Durante la cottura ricordatevi di non punzecchiare la carne per evitare di fare fuoriuscire i liquidi in essa contenuti. Una volta pronta la tagliata al balsamico fate delle fette dello spessore di 2-3 cm e servitela su un letto di insalata fresca o rucola, cosparsa di riduzione all’aceto balsamico.
La riduzione al balsamico può essere conservata in frigorifero per qualche giorno, chiusa in un contenitore ermetico.

venerdì 10 agosto 2018

Parliamo oggi del carpaccio di polpo. Si tratta di una pietanza leggera e dalla presentazione molto raffinata che può essere servita come antipasto o come secondo piatto; il carpaccio viene preparato lessando il polpo assieme a spezie ed aromi per poi pressarlo in una forma cilindrica e lasciarlo raffreddare in frigorifero almeno 24 ore. Trascorso il tempo necessario, verrà tagliato finemente e condito con olio, limone, prezzemolo e sale. 

INGREDIENTI
Carote 1 
Cipolle 1 
Bacche di ginepro 6 
Pepe nero in grani 4 
Sale fino q.b. 
Polpo 1,5 kg 
Sedano costa 1 
Alloro 2 foglie

PER LA CITRONETTE
Succo di limone 1 
Sale fino q.b. 
Olio extravergine d'oliva q.b.

PER CONDIRE
Aglio 1 spicchio 
Prezzemolo q.b.

PREPARAZIONE
Per preparare il carpaccio di polpo iniziate dalla pulizia del polpo: prendete il polpo e con un coltello affilato fate un'incisione lungo la sacca e asportate gli occhi e il rostro (dente); svuotate anche l’interno della sacca e, se avete a che fare con un polpo di dimensioni più grosse, intenerite le carni battendole leggermente con un pestacarne.

Sciacquate molto bene il polpo sotto l’acqua corrente, stando attenti a rimuovere ogni residuo di sabbia o altre impurità dai tentacoli.

Riempite di acqua per ¾ una pentola capiente, aggiungete la carota pelata , la cipolla mondata e tagliata a metà, i gambi di sedano, le foglie di alloro, le bacche di ginepro, i grani di pepe e il sale. Portate ad ebollizione il tutto, poi calate ed estraete per 4-5 volte le punte dei tentacoli del polpo nel liquido bollente, in modo che si arriccino (risulteranno più gradevoli alla vista): immergete quindi completamente il polpo nel liquido bollente e lasciatelo cuocere per circa 70 minuti. Il polpo dovrà risultare cotto ma ancora sodo, quindi verificatene la cottura affondando una forchetta nelle carni. Quando il polpo sarà cotto, estraetelo dal liquido di cottura, scolatelo, tagliatelo in 4-5 pezzi.

Preparate poi la bottiglia di plastica con la quale darete forma cilindrica alle carni del polpo: tagliate la sommità e inserite all'interno il polpo in modo armonioso, poiché una volta pressati formeranno un disegno sulla fetta che taglierete. Quindi bucherellate il fondo con una forbice appuntita, operazione che servirà per fare fuoriuscire il liquido in eccesso mentre presserete il polpo e introducetelo nella bottiglia che avrete poggiato sopra ad un piatto; aiutandovi con una bottiglia di vetro ben pulita (o qualsiasi altra cosa che vi possa aiutare a spingere tipo un pestello o un batticarne) di dimensioni leggermente più piccole di quella di plastica, pressate le carni del polpo spingendole verso il basso; come potrete notare, dai buchi presenti sul fondo della bottiglia, fuoriuscirà parecchio liquido di cottura. Con le forbici tagliate le estremità della bottiglia per formare delle linguette che poi richiuderete su se stesse verso il centro della bottiglia poi con la pellicole avvolgete il polpo nella bottiglia ben stretto e poneteci un altro peso sopra.

Così pressato, ponete il polpo nella parte più fredda del frigorifero per almeno 24 ore, dopodiché, al momento di servirlo, tagliate la bottiglia di plastica, estraete il polpo in un unico blocco cilindrico ed affettatelo finemente con un coltello o, meglio ancora, con una affettatrice, come se fosse un salame.
Quindi preparate la citronette che servirà per insaporire il polpo, emulsionando succo di limone, olio d'oliva e un pizzico di sale. Disponete le fette di polpo su di un piatto da portata, cospargetele con del prezzemolo tritato, l'aglio e condite con la citronette. Guarnite il carpaccio di polpo con fette (o spicchi) di limone e ciuffi di prezzemolo.

Conservate il carpaccio di polpo coperto con pellicola trasparente in frigorifero per 1-2 giorni. Il polpo fresco può essere congelato, dopo essere stato eviscerato, per una settimana circa prima di utilizzarlo: il freddo infatti frollerà le carni, rendendo il polpo più tenero.
Ecco a voi una pietanza leggera ed invitante: la pasta con i fagiolini. Si tratta di un piatto ricco e dal sapore avvolgente che farà assaporare questa verdura di stagione in una maniera più appetitosa.

INGREDIENTI
Bucatini 400 g
Fagiolini 400 g 
Pepe nero q.b. 
Sale 1 pizzico 
Passata di pomodoro 500 g 
Scalogno 35 g 
Olio extravergine d'oliva 30 g

PREPARAZIONE
Per preparare la pasta coi fagiolini iniziate preparando il sugo, quindi dopo aver mondato lo scalogno tritatelo finemente e versatelo in una padella insieme all’olio e lasciate insaporire per qualche minuto a fiamma dolce, dopodiché aggiungete la passata di pomodoro; aggiustate di sale e pepe e cuocete per circa 10-15 minuti.

Nel frattempo lavate i fagiolini e privateli delle due estremità e del filamento centrale dopodiché versateli in acqua bollente e salata e lasciate cuocere per 2-3 minuti, in questo modo li renderete più teneri.

Prendete la pasta e trascorsi i minuti indicati di cottura dei fagiolini, riportate l’acqua a bollore e cuocete anche i bucatini al dente nella stessa acqua di cottura dei fagiolini e quando saranno a cottura ultimata scolateli insieme.

Non appena avrete scolato i bucatini coi fagiolini versate nella padella con il sugo di pomodoro, mentre sfiammate per un minuto ancora mescolate in modo da far amalgamare per bene i sapori e infine impiattate la pasta coi fagiolini e servite ancora calda.

Sarebbe meglio consumare subito la pasta coi fagiolini, altrimenti si può conservare per 1 giorno in frigorifero in un contenitore ermetico. Se invece volete congelare i fagiolini, dopo averli cotti per 2-3 minuti scolateli, immergeteli in acqua fredda per bloccare la cottura e dopo averli scolati e lasciati ad asciugare chiudeteli in sacchetti e congelate. Prima di utilizzarli lasciateli scongelare a temperatura ambiente.

giovedì 9 agosto 2018

Parliamo oggi di una ricetta: la coda alla vaccinara. Si tratta di uno squisito piatto della cucina romana povera. Si prepara con coda di bue ma in alternativa si può utilizzare anche la coda di vitello, la cui carne resta più tenera e richiede una cottura meno lunga. 
La coda in pezzi viene fatta stufare per lungo tempo, a fuoco basso e coperta, con un trito di verdure e pomodori pelati. La lunga cottura permette al sugo di insaporirsi molto bene ed è usanza condire con esso i rigatoni, così da avere con una preparazione un primo ed un secondo piatto. 

INGREDIENTI
Coda di bue (o di vitello) 1 kg 
Olio extravergine d'oliva 3 cucchiai 
Cipolle 1 
Carote 1 
Sedano 1 costa 
Aglio 2 spicchi 
Prezzemolo 1 rametto 
Chiodi di garofano 4 
Vino bianco 400 ml 
Pomodori pelati 1 kg 
Sale fino q.b. 
Pepe nero q.b. 
Lardo o guanciale 100 g

PER LA SALSA
Pinoli 20 g 
Uvetta 30 g 
Sedano bianco 3 coste 
Cacao amaro in polvere 1 pizzico

PREPARAZIONE
Per preparare la coda alla vaccinara, tagliate la coda con un coltello da cucina, seguendo le giunture della stessa e cercando di non spezzare l'osso, ottenendo così dei pezzi chiamati in gergo rocchi. Se non riuscite fate compiere questa operazione al vostro macellaio di fiducia. Lavate i rocchi sotto acqua corrente fredda, per eliminare tutto il sangue oppure lasciateli in ammollo, cambiando spesso l'acqua. Una volta scolati, tamponateli con un canovaccio pulito.

Tritate grossolanamente il lardo e mettetelo da parte. Preparate un trito finissimo, con l'aiuto di un mixer, con l'aglio, la cipolla, la carota e il sedano e tenetelo da parte; tritate finemente a parte anche il prezzemolo. Ora siamo pronti per la cottura della coda: in una pentola capiente mettete l’olio extravergine d’oliva e il lardo tritato e fatelo rosolare.

Quando il lardo sarà ben soffritto, unite la coda e fatela sbianchire. Aggiungete i chiodi di garofano, il trito di verdure preparato prima e una manciata di prezzemolo tritato; lasciate cuocere a fuoco basso fino a che non si sarà asciugato bene il tutto.

A questo punto, salate e pepate e sfumate con il vino bianco quindi lasciate cuocere a fuoco basso, con il coperchio, per almeno 20 minuti. Trascorso questo tempo, aggiungete i pomodori pelati, ben sgocciolati e tagliati a pezzetti e mescolate. La coda dovrà cuocere, coperta e a fuoco basso, per un minimo di 2-3 ore, a seconda dell’età e della qualità dell’animale: noi l'abbiamo lasciata per 4 ore, rimestando di tanto in tanto. Se durante la cottura, la preparazione dovesse asciugarsi troppo, unite poca acqua calda per allungare.

Intanto pulite le due costole di sedano bianco, che serviranno per la salsa, dai loro filamenti e divideteli a piccoli pezzi. Sbollentate il sedano in acqua bollente per un paio di minuti, scolateli e teneteli sa parte.

Mettete in ammollo l'uvetta in acqua calda, per ammorbidirla, per una decina di minuti, e strizzatela. Controllate la coda: la carne sarà pronta quando accennerà a staccarsi dall’osso. Poco prima di spegnere il fuoco, prelevate un mestolo di sugo nel quale scioglierete un cucchiaino raso di cacao amaro in polvere; stemperate bene il cacao con un cucchiaio. Ora aggiungete alla coda, direttamente in pentola il sedano sbollentato; l'uvetta strizzata; i pinoli e la salsa con il cacao: mescolate bene il tutto e fate cuocere per gli ultimi 15 minuti. Spegnete il fuoco ed ecco pronta la vostra coda alla vaccinara. La coda alla vaccinara si conserva in frigorifero coperta da pellicola per 2-3 giorni. Se volete potete conservare solo il sugo e congelarlo in un contenitore ermetico.
Parliamo oggi di una ricetta a base di pesce: l'orata alla mediterranea. Le carni magre di questo pesce d’acqua salata si sposano alla perfezione con ingredienti più stuzzicanti e appetitosi come le olive nere dal gusto intenso, i capperi con la loro caratteristica nota aromatica e i polposi pomodorini ciliegino.

INGREDIENTI
Orata (2 pezzi) 700 g 
Olio extravergine d'oliva 30 g 
Sale fino q.b. 
Pepe nero q.b. 
Aglio 2 spicchi 
Olive nere denocciolate 100 g 
Pomodorini ciliegino 200 g 
Timo q.b. 
Capperi sotto sale 1 cucchiaio

PREPARAZIONE
Per realizzare l’orata alla mediterranea iniziate dalla pulizia del pesce: prendete ciascuna orata, tagliate via le pinne con le forbici e procedete a desquamarla con l’apposito attrezzo oppure usando la lama di un coltello, passandolo più volte dalla testa fino alla coda. Ora con le forbici praticate un taglio sul ventre del pesce dalla coda fino alla testa ed estraete le viscere interne sciacquate poi sotto l’acqua corrente l’orata per ripulirla di tutti i residui sia all’interno che all’esterno.

Farcite ciascuna orata con gli aromi: i rametti di timo fresco, 1 spicchio d’aglio sbucciato ciascuna e per finire salate e pepate.

Prendete una pirofila da forno, irrorate il fondo con l’olio di oliva, adagiate le due orate farcite, quindi lavate i pomodorini ciliegino e tagliateli a metà, distribuiteli nella pirofila intorno alle due orate, poi sciacquate accuratamente sotto acqua corrente i capperi per eliminare il sale in eccesso e uniteli alle orate, aggiungete anche le olive nere denocciolate, profumate con un paio di rametti di timo fresco e irrorate le orate con un filo di olio di oliva; condite per ultimo con il sale. Ora cuocete l’orata alla mediterranea in forno statico preriscaldato a 200° per 25-30 minuti. A cottura ultimata sfornate l’orata alla mediterranea e servitela accompagnandola con i pomodorini e le olive.

Potete conservare l’orata alla mediterranea in forno per un giorno al massimo. Si sconsiglia la congelazione.
Parliamo oggi di un primo piatto: pasta ricotta e basilico. Questa pietanza unisce il candore e la delicatezza della ricotta vaccina con la freschezza delle foglioline di basilico.

INGREDIENTI
Pasta 250 g 
Ricotta vaccina 200 g 
Basilico 15 g 
Mandorle in scaglie 20 g 
Olio extravergine d'oliva q.b. 
Sale fino q.b.

PREPARAZIONE
Per preparare la pasta ricotta e basilico, mettete a bollire una pentola con acqua da salare a bollore. Pulite le foglie di basilico con un panno, quindi tritatele grossolanamente al coltello. In una pentola capiente appena scaldata, tostate le mandorle a scaglie. Fatele dorare leggermente fino a quando non saranno leggermente brunite. Intanto lessate la pasta per il tempo riportato sulla confezione.

Versate la ricotta in una casseruola e aggiungete un mestolo d’acqua di cottura della pasta. Scolate la pasta direttamente in casseruola conservando l'acqua, mescolate, unite un mestolo di acqua calda di cottura mescolate ancora poi aggiungete il basilico. Condite con olio a crudo, quasi tutte le mandorle a scaglie tostate in precedenza: amalgamate, poi servite la pasta con ricotta e basilico aggiungendo le mandorle rimaste sui piatti da portata e unite un filo d'olio a crudo a piacere. Potete conservare la pasta in frigo per 1 giorno. Si sconsiglia la congelazione.
Parliamo oggi di un primo piatto: la pasta con melanzane e salsiccia. Qui ritroviamo un connubio in cui melanzane al forno e salsiccia spadellata sono i protagonisti.

INGREDIENTI
Pasta 320 g
Melanzane 320 g 
Salsiccia 400 g 
Carote 120 g 
Sedano 60 g 
Porri 100 g 
Basilico q.b. 
Paprika dolce 1 g 
Olio extravergine d'oliva q.b. 
Sale fino q.b. 
Pepe nero q.b.

PREPARAZIONE
Per preparare la pasta melanzane e salsiccia cominciate dalle prime: lavate, spuntate e dividete a metà, quindi riducete le melanzane a fette per il senso della lunghezza, poi a cubetti di circa 1 cm.
Disponeteli su una leccarda foderata con carta forno e aggiungete un filo d’olio, un pizzico di sale, pepe e foglioline di basilico, infine mescolate.

Cuocete in forno statico, già caldo a 220°, per circa 10 minuti e una volta pronte tenete da parte. Spellate le carote e spuntatele. Poi tagliate a listarelle sottili e infine a dadini piccolissimi. Poi fate lo stesso con il sedano e infine affettate sottilmente il porro. Pulirlo è molto semplice: sarà sufficiente eliminare le due estremità, incidere verticalmente e scartare le prime due foglie.

Spostatevi ai fornelli e mettete sul fuoco una pentola con l’acqua per la pasta, poi una padella nella quale versare un giro d’olio e poi il porro. Unite il sedano e la carota.

Lasciate soffriggere il tutto per qualche istante e mescolate spesso, prima di aggiungere la salsiccia privata di budello e ridotta a pezzi grossolani. Scottatela mescolando di tanto in tanto e schiacciando con il dorso di un cucchiaio di legno, in questo modo vi aiuterete a sgranarla. Cuocete per circa 25-30 minuti. Intanto mettete a bollire l'acqua, salate a bollore e poi lessate gli spaghetti.

Quasi al termine della cottura, quando la salsiccia sarà ben rosolata, aromatizzate con la paprika, le foglie di basilico spezzettate a mano e per finire le melanzane.

Aggiungete un mestolo di acqua di cottura della pasta per allungare il condimento e non appena gli spaghetti saranno al dente scolateli direttamente in padella. Una breve saltata e la vostra pasta melanzane e salsiccia è pronta per essere gustata.

La pasta melanzane e salsiccia si può conservare in frigorifero per un paio di giorni, anche se sarebbe meglio non preparare la pasta con così tanto anticipo. Il condimento può essere congelato se si sono utilizzati ingredienti freschi.
Parliamo oggi di un secondo piatto: il fritto misto di pesce. Preparato con gamberetti, totani e pesciolini misti, è un piatto unico di mare apprezzato da grandi e piccini. Il pesce, che deve essere ben asciutto e infarinato con farina di semola di grano duro, dopo la frittura risulterà  croccante e dorato esternamente e morbido all'interno.

INGREDIENTI
Gamberi 500 g 
Totani già puliti 500 g 
Acciughe (alici) 300 g 
Semola q.b. 
Sale fino q.b. 
Zucchine 2 
Carote 1 
Melanzane 1

PER FRIGGERE
Olio di semi q.b.

PREPARAZIONE
Per preparare il fritto misto iniziate pulendo pesce e verdure: lavate le carote, pelatele, eliminate le estremità e con una mandolina tagliatele a fette oblique piuttosto lunghe, o se preferite a bastoncino. Lavate le zucchine, privatele delle estremità e tagliatele a bastoncini eliminando quelli interni interamente bianchi. Pulite le melanzane, eliminate la parte interna e tagliatele a spicchi. Ponete tutte le verdure tra due strofinacci da cucina per asciugarle bene.

Sciacquate bene i gamberetti e i pesciolini e asciugateli con della carta assorbente, se i totani che avete acquistato non sono puliti potete procedere alla pulizia. Mettete da parte i tentacoli e riducete le sacche ad anelli con un coltello affilato.

Scaldate l’olio che dovrà raggiungere la temperatura di 175°C gradi in una pentola molto capiente (oppure utilizzate una friggitrice) e passate le verdure e il pesce (tutto separatamente) in una ciotola contenente la farina di semola, eliminando con un setaccio gli eccessi di farina.

Friggete il pesce e le verdure separatamente, facendo attenzione che l’olio non si abbassi o non si alzi eccessivamente di temperatura, non dovrete mai immergere troppo pesce alla volta nell'olio caldo, altrimenti si abbasserà la temperatura dell'olio. 

Quando verdure e pesce saranno ben dorati (per i gamberetti e i pesciolini ci vorranno circa 2 minuti, 3 minuti invece per verdure e totani), scolateli per bene con una schiumarola e poi posateli su un foglio di carta assorbente affinchè perdano l’olio in eccesso.

Ricordate di salare il fritto misto subito dopo la cottura (mai prima di friggere), altrimenti perderà di croccantezza. Servite il fritto misto di pesce con del limone o accompagnandolo con della maionese fatta in casa.

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