giovedì 24 ottobre 2019

"Cucinare è come amare. Ho sempre amato mettere a disposizione degli altri il mio sapere e la cucina è stata il mio principale interesse". Lo Chef Donato Carra comincia così il suo nuovo libro "Gastronomia la Grande Evoluzione".  
La fama del suo nome e della sua cucina hanno superato già da tempo i confini regionali, trasformando lo chef barese in un marchio tra i più conosciuti a livello mondiale in qualità di Ambasciatore della cucina pugliese nel mondo.
Complici anche le sue innumerevoli collaborazioni, con la F. Divella S.p.A., e consulenze all'estero, lo Chef Carra è diventato sinonimo nell’immaginario collettivo di piatti gustosi e originali che richiamano la tradizione della cucina pugliese. Nelle sue ricette, ogni opera culinaria è spiegata con la semplicità e concretezza che da sempre lo caratterizzano.
"Vorrei che chi leggerà questo libro a sua volta riportasse verso gli altri, conoscenti, amici e parenti il piacere e l’amore che la cucina fa vivere quando ci accingiamo a celebrare un momento della vita e, col cibo, a nobilitarlo" commenta Carra. Venerdì 25 ottobre, alle ore 19:30, presso il Circolo Tennis di Bari, in occasione del World Pasta Day (giornata mondiale della pasta) lo Chef presenterà il suo libro dal titolo "Gastronomia la Grande Evoluzione".  L'evento, patrocinato dal Comune di Bari, si preannuncia interessantissimo con varie tematiche, la summa del lavoro culinario cresciuto nei secoli che viene raccontato attraverso un libro compatto e completo.  
A presentare il libro: la giornalista Marina Basile, interverranno il Presidente della Commissione Politiche Culturali e Turistiche del Comune di Bari Dott. Giuseppe Cascella e il Dott. Fabio Divella (responsabile divisione pasta della F. Divella S.p.A.) in qualità di relatori. Con inimitabile chiarezza, lo chef spiega ogni passaggio e preparazione dietro la ricetta e la sua storia.  
La gastronomia e le vicende della cucina sono sempre state legate alla storia dell’umanità, dei popoli e dei luoghi in cui sono accaduti i grandi e piccoli avvenimenti storici. In questo libro viene raccontata la gastronomia, intesa come insieme di usi e consuetudini legati al mondo del cibo e al relativo consumo ai fini della nutrizione, la quale ha sempre svolto un ruolo molto importante nella vita quotidiana delle persone.  Si legge, inoltre, delle tendenze alimentari le quali costituiscono l’elemento centrale di un analisi che lo Chef  racconta. 
"È solo a partire dall’analisi delle tendenze che si iniziano a scorgere oggi, magari anche solo come segnali deboli, gli sviluppi futuri e dunque individuare percorsi positivi che, partendo dall’oggi, portino a un futuro preferibile e sostenibile" prosegue lo Chef.  

Quindi come si concilierà il senso di frenesia che caratterizza l’epoca attuale con il bisogno di ritorno alla convivialità? 

"Sono cambiate le regole e i modi della condivisione del cibo. È, infatti, sempre più frequente che le persone mangino da sole, in luoghi diversi da quelli tradizionali, per lo più alimenti su misura, ritagliati su specifiche esigenze nutritive. Si sta diffondendo sempre di più anche a tavola il fenomeno dell’individualismo, definito  come una delle cause della dissoluzione dell’identità collettiva. In futuro, quindi, le persone dovranno recuperare il valore della convivialità ed elaborare nuove soluzioni per trovare spazi e momenti da dedicare ai pasti da consumare in compagnia. Questi pasti non dovranno necessariamente rispettare ogni giorno i rituali dello slow food, ma saranno principalmente finalizzati a sfruttare il momento deputato all’alimentazione per relazionarsi e comunicare con gli altri".

Come coesisterà la ricerca del piacere, intesa come "gusto", con la crescente attenzione al benessere? 

"Spesso l’attenzione alla salvaguardia della salute tramite l’alimentazione viene percepita come contrapposta alla ricerca del piacere. In alcuni casi, però, tale contrapposizione costituisce una sorta di 'mito da sfatare'. In futuro l’attenzione nei confronti della salute e l’assunzione di alimenti capaci di fornire benefici fisici aggiuntivi non dovranno precludere la soddisfazione derivante dai piaceri sensoriali: in tal senso, la già citata idea di 'ciò che piace fa bene” coinciderà con quella di “ciò che fa bene piace'. In questo contesto il piacere consisterà anche nella variazione degli alimenti all’interno della dieta, nell’evitare la monotonia – conseguenza della velocità – e nella capacità di selezionare alimenti che siano allo stesso tempo sani e gratificanti".

Quindi cosa fare oggi per arrivare pronti al prossimo futuro? 

"Il tema 'chiave'  - continua lo Chef Carra - nello scenario prossimo venturo è concreto, quindi le domande invece sono :  che cosa devono fare gli attori del sistema agroalimentare per attuare la 'transizione' e dare vita alla realtà desiderata?; e ancora, quali sono le linee da seguire e le azioni da attuare per incontrare le possibilità e le aspettative delle persone? Secondo il mio parere  le principali categorie di attori cui si farà riferimento sono le istituzioni, le imprese del settore alimentare, il settore della distribuzione e quello della ristorazione. Come già ampiamente esposto, la società post-moderna è caratterizzata da incertezza, dovuta molto spesso alla sovrabbondanza di informazioni anche a causa della proliferazione dei canali di comunicazione. In questo contesto, le istituzioni avranno il compito di favorire una maggiore chiarezza dei messaggi, perché il consumatore sia informato ed "educato" anche attraverso iniziative intraprese da loro stesse in prima persona.  Le istituzioni avranno inoltre il compito di indirizzare le scelte collettive coerentemente con lo scenario delineato, perché l’alimentazione torni ad assumere il giusto peso nei comportamenti delle persone".

venerdì 18 ottobre 2019

Italia e pasta: un binomio per tanti inscindibile, ma com’è percepita oggi la pasta dagli italiani? In occasione del World Pasta Day, che si celebra Il 25 ottobre TheFork, tra le principali app per la prenotazione di ristoranti nel mondo, ha collaborato con BVA Doxa, società di ricerche di mercato internazionale, per uno studio su questo tema.  
Per il 60% del campione intervistato la pasta evoca una sensazione di piacere. Altre sensazioni positive evocate sono la felicità e l’energia (34% e 26%). Per circa un terzo dei Millennials, mangiare pasta è invece associato a un’abitudine.
Per quanto riguarda le forme di pasta più amate, al primo posto troviamo a pari merito penne e spaghetti (70% del campione). In particolare le penne sono preferite dagli uomini e dagli under 55 (circa il 70% del campione), mentre per i Baby Boomers (55 – 64 anni) lo spaghetto è il più amato (77%). Le farfalle sono gradite soprattutto dalle donne (31%) e dagli under 55 (26%).
Parlando infine di ricette di pasta preferite, il 33% degli italiani mette sul gradino più alto del podio la carbonara. Al secondo posto si posiziona il ragù (25%), apprezzato specialmente al Sud e nelle Isole. Medaglia di bronzo per un grande classico come il sugo pomodoro e basilico, preferito dai Baby Boomers. L’amatriciana, il pesto e la cacio e pepe, fanno registrare un minor numero di preferenze, probabilmente per le connotazioni più regionali. 
Ecco una selezione dei migliori ristoranti raccomandati da TheFork in base alle recensioni dagli utenti in cui gustare un buon piatto di pasta:

Ristorante Nabucco , Milano per una pasta fresca pomodoro e basilico
Sotto La Mole, Torino per un piatto di Tajarin con ragù di coniglio e fave
Casa Prati, Roma per dei rigatoni alla carbonara come vuole la tradizione
Au Café, Genova per un piatto di trofiette al pesto genovese
Salotto Nunziata, Napoli per dei paccheri di Gragnano, aglio, olio e chili a filetti, mantecati al caciocavallo podolico
La Locanda del Gusto, Palermo per un piatto di Busiati ai profumi di Pantelleria con pomodoro secco, capperi, olive e mandorle tostate
Mavì Cafè Bistrot, Bari per dei tipici spaghetti all’Assassina 
I Carracci, Bologna per un piatto di tagliatelle al ragù a punta di coltello
Hostaria Osottoosopra, Venezia per degli gnocchi di patate, baccalà e patè d’olive
Il Ricettario, Firenze per provare dei pici all’etrusca

Per quel che riguarda TheFork, brand di TripAdvisor, è la piattaforma leader in Europa per le prenotazioni online di ristoranti, con un network di 65.000  ristoranti a livello globale e 27 milioni di visite al mese. La piattaforma opera come "LaFourchette" in Francia e Svizzera, "ElTenedor" in Spagna, "TheFork" Italia, Olanda, Belgio, Portogallo, Brasile, Svezia, Danimarca, Australia, Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Messico, Perù e Uruguay. Inoltre, è attiva anche in inglese come "TheFork.com“. TheFork mette in contatto utenti e ristoranti, permettendo ai primi di cercare e prenotare il tavolo online e ai secondi di aumentare le prenotazioni e la fedeltà dei clienti. Attraverso TheFork (sito e app), così come su TripAdvisor, gli utenti possono facilmente selezionare un ristorante in base alle loro preferenze (per esempio localizzazione, tipo di cucina e prezzo medio), consultare le recensioni degli utenti, controllare la disponibilità in tempo reale e prenotare all’istante online. Per i ristoranti, TheFork fornisce un software, TheFork Manager, che consente di ottimizzare le prenotazioni e le operazioni, e di migliorare servizio e ricavi. 

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