sabato 31 luglio 2021

Origine italiana, croccante, naturalmente dolce, senza zuccheri aggiunti e senza conservanti. E con la cottura al vapore che ne preserva gusto e leggerezza, assicurando grande praticità e benessere. Sono i punti di forza del Mais Italiano Valfrutta, prodotto di punta della marca de "La natura di prima mano" che viene coltivato nei campi degli agricoltori soci di Valfrutta che si trovano in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, dove le condizioni climatiche e ambientali sono ottimali per questo prodotto.

Il Mais Italiano Valfrutta grazie alla cottura a vapore mantiene intatto quel tesoro di sostanze nutrienti rispettando il naturale sapore dei vegetali e restituendo un gusto pieno e una consistenza corposa.
La pratica confezione monodose permette di ampliare la scelta delle proposte da gustare. L’assenza del liquido di governo rende il Mais Italiano pronto, non serve scolarlo, basta aprirlo e versarlo per gustarlo.
Il Mais Valfrutta affianca gli altri monodose già presenti a scaffale con una confezione da 3 lattine da 160 gr. cadauna in un cluster di colore giallo altamente visibile che richiama la categoria, dando al prodotto un impatto a scaffale unico.
Il prodotto è presente nei punti vendita anche in altri formati: scatola 400gr, il cluster 2x400gr e il cluster 3x400gr.

venerdì 30 luglio 2021

Dopo aver toccato Graz nel 2019 e Vienna nel 2020, l’appuntamento gourmet dedicato ai foodies austriaci compie la sua ultima tappa a Salisburgo. Il progetto "Nice to Eat-Eu" ha dedicato il mese di luglio alla città natale di Mozart, per offrire degustazioni del Piave DOP in alcuni ristoranti selezionati, dove gli chef hanno proposto la loro personale interpretazione di questo straordinario formaggio con ricette originali e inedite.

Tra le numerose specialità salisburghesi protagoniste delle tavole austriache, nei migliori ristoranti della città, nascono nuovi e gustosi piatti che hanno un particolare tocco made in Italy. Il Formaggio Piave DOP arriva nelle cucine degli chef di Salisburgo per conquistare i palati degli austriaci e dei turisti della città.
Grazie al progetto di promozione europea Nice to Eat-EU, il Consorzio di Tutela, che ha già testato la risposta della stampa e del pubblico di decision maker in ambito food con cene di degustazione in grado di trasmettere valori, gusti e caratteristiche di questa eccellenza europea, ha deciso di approfondire e diffondere ulteriormente il brand Piave DOP tessendo una rete di eccellenti collaborazioni con alcuni fra i più influenti chef della celebre città austriaca.
Il progetto Nice to Eat-EU, una Campagna promozionale promossa dal Consorzio per la Tutela Formaggio Piave DOP e co-finanziata dall'Unione Europea, affonda quindi in modo sempre più profondo le proprie radici nel mercato oltreconfine e in particolare in quello austriaco e, per l’ultimo anno di progetto, è proprio Salisburgo ad attirare l’attenzione del brand Piave DOP.
Come promuovere al meglio questa eccellenza italiana figlia delle Dolomiti bellunesi? Studiando delle ricette ad hoc che fondano i sapori austriaci con quelli del Formaggio Piave DOP, per creare esplosioni di gusto nuove e inaspettate. Sei i ristoranti protagonisti del progetto e altrettanti i piatti studiati per esaltare al meglio tutti i sapori del Formaggio Piave DOP, inseriti in carta per ben 30 giorni.
Dai primi al dessert, ecco le prelibatezze che hanno conquistato i palati d’oltralpe: per la Trattoria da Pippo, paccheri al Piave e pistacchi di Bronte, l’Esszimmer ha creato una crema carammellata di Piave DOP, il Paradoxon stupisce con Formaggio Piave con segale, marmellata di pomodori verdi, maionese al burro di soia, lattuga romana, rabarbaro e carciofi crudi, il Marc's Restaurant Bar inserisce in carta gnocchi con asparagi verdi, Piave, verdure e bocconcini di cervo. Lasagne caserecce con Piave DOP per il ristorante Sapori del Sud, mentre il Sempre ha deliziato i suoi ospiti con tortelli al foie gras e fichi caramellati con scaglie di Piave e tartufo.
Protagonista indiscusso delle ricette salisburghesi 2021 una delle più apprezzate referenze Piave DOP, Selezione Oro, pluripremiata eccellenza internazionale. Fra gli ultimi premi ricevuti c’è il Superior Taste Award - 3 stelle all'International Taste & Quality Institute (iTQi) di Bruxelles (6° anno consecutivo) e "Miglior Formaggio Italiano a pasta dura" all'International Cheese & Dairy Awards di Nantwich (UK). Un prodotto autentico e naturale, unico nel proprio genere.

giovedì 29 luglio 2021

Creato con ingredienti della migliore qualità e utilizzando aromi 100% naturali, Gordon’s Limoni di Sicilia è il perfetto bilanciamento tra le note di ginepro e i migliori limoni dell’isola che donano alla ricetta originale di Alexander Gordon un twist citrico e fresco perfetto per le calde giornate estive.

Un gin che celebra il sapore e l’eccellenza di una terra unica illuminando l’estate con la sua Gordon’s Lemon Hour, l’ora migliore della giornata, quella dell’aperitivo da passare in compagnia rinfrescati dalle note di questa nuova e imperdibile referenza. Sintesi perfetta di convivialità, gusto e relax, la Gordon’s Lemon Hour porta in tutta Italia un pò di Sicilia invitando il pubblico a giocare con i cocktail più freschi e gli abbinamenti food più originali e creativi.
In una stagione segnata dalla voglia di socialità e di riconquista degli spazi aperti, Gordon’s Limoni di Sicilia offre al pubblico di appassionati e neofiti la possibilità di ritrovarsi e di assaporare insieme il gusto fresco di un distillato intramontabile ricreando le atmosfere siciliane. Al mare o in montagna, in terrazze piene di sole o nei dehor più intimi e privati, per tutto il mese di agosto i consumatori possono inoltre seguire tramite l’hashtag #GordonsLemonHour alcuni tra i talenti digitali più influenti per scoprire nuovi modi di gustare l’aperitivo dell’estate e condividere naturalmente le proprie Lemon Hour più belle.
Scelti tra il mondo lifestyle, food e tra gli esponenti più interessanti della cultura siciliana, la Gordon’s Lemon Hour diventa anche una community digitale dove ispirarsi per un table setting originale, una ricetta speciale per arricchire l’aperitivo o semplicemente per scoprire i luoghi siciliani più iconici.
Jessica Lace, Head of Gordon’s Gin commenta: "I consumatori vogliono sperimentare nelle loro scelte dei drink, e sappiamo che esiste una richiesta sempre crescente di diversi tipi di gin. Abbiamo investito molto tempo nella creazione di Gordon’s Limoni di Sicilia per essere sicuri di poter offrire un perfetto bilanciamento di sapori. Il risultato è un gin incredibilmente agrumato e rinfrescante che permette di scoprire nuovi modi di gustare anche il classico Gin Tonic".
Gordon’s Limoni di Sicilia è disponibile sul mercato italiano al prezzo consigliato di 11,99€.

mercoledì 28 luglio 2021

Con l’arrivo delle torride temperature estive si sà, la voglia di cucinare tende a calare ma non la voglia di assaporare piatti appetitosi e rinfrescanti. Ed ecco allora che ogni anno ci ritroviamo a cercare di reinventare in varianti più o meno gustose quelle spesso tristi insalate con il tonno, le capresi o le intramontabili insalate di riso, regine incontrastate dei pranzi in spiaggia.

Per aiutare anche gli "chef" più improvvisati a creare piatti originali, freschi e stuzzicanti, Acetaia Giusti propone per l’estate l’Aceto di Mele con Miele e Zenzero della linea biologica Azienda Agricola Giusti.
Ottenuto a partire da mele biologiche, l’Aceto di Mele con Miele e Zenzero si caratterizza per un aroma inconfondibile ottenuto grazie all’incantevole equilibrio fra la dolcezza del miele e la vivacità dello zenzero.
La presenza della "madre" - la colonia batterica responsabile della fermentazione acetica - rende questo prodotto il condimento perfetto per soddisfare la fame di tutti coloro che desiderano uno stile di vita sano senza però rinunciare al gusto.
Versatile alleato della linea, l’aceto di mele con madre vanta infatti numerose proprietà benefiche: aiuta a sentirsi più sazi, a ridurre il consumo di sale, supporta la detossificazione del fegato e la riduzione del gonfiore addominale.
Un vero e proprio elisir di gusto e benessere.
L’aceto di Mele con Miele e zenzero di Azienda Agricola Giusti è ottimo anche nella miscelazione come ingrediente per dare un twist originale a cocktail alcolici e non.

martedì 27 luglio 2021

I prodotti che regala questa terra sono numerosi e alcuni di questi sono forse meno noti ma regalano autentici viaggi sensoriali alla scoperta dei sapori tipici valtellinesi.

Il pane di segale

Lo si trova spesso sulle tavole delle famiglie valtellinesi, ma anche in ristoranti e alberghi del territorio. Il pane di segale fa parte della cultura e delle abitudini alimentari del luogo già da diversi secoli (si presume fosse noto in Valtellina già nel periodo compreso tra l'Età del Rame e l'Età del Bronzo) e la sua coltura vanta una storia di diversi secoli. La sua forma a ciambella è ideale per creare dei panini croccanti da gustare in occasione di gite o escursioni fuori porta; quale abbinamento migliore se non con della Bresaola della Valtellina IGP, il tipico salume valtellinese dal gusto inconfondibile?

La pesteda di Grosio

La pesteda rappresenta il condimento aromatico tipico della tradizione gastronomica valtellinese. Questo insaporitore viene realizzato con aglio, sale, pepe, foglie di achillea nana e timo serpillo raccolto in Valgrosina, la valle in cui è nata la pesteda. La preparazione è tuttora segreta e viene custodita gelosamente dalle nonne di Grosio che la tramandano solamente all’interno del nucleo familiare. Ogni famiglia poi dà il suo tocco originale alla preparazione, aggiungendo ingredienti che la rendono ancora più unica come vino, brandy, grappa o bacche di ginepro.
I valtellinesi amano aggiungere la pesteda ai piatti classici della tradizione per dare ancora più gusto e sapore: pizzoccheri, stufati e zuppe acquisteranno così una marcia in più. Sempre a Grosio esiste la "Confraternita Amici della Pestèda" che ogni anno organizza anima il borgo un concorso per premiare "La Migliore Pestèda".

Il violino di capra

Il violino di capra è, insieme alla bresaola, uno degli affettati che più rappresentano la Valtellina. Tipico della Vachiavenna, e in particolare della Valle Spluga, dove riesce a preservare le sue qualità distintive grazie alle condizioni climatiche della zona, il violino di capra viene ricavato dalla spalla o dalla coscia di capre allevate in loco allo stato semibrado. Il nome di questo salume deriva proprio dalla maniera in cui viene affettato, quasi come se si stesse suonando il violino e come se si desiderasse preparare gli ospiti a una vera e propria melodia per il palato. Il consiglio è quello di gustarlo in un crotto, i ristoranti tipici della Valchiavenna, e senza particolari condimenti, per un viaggio sensoriale ancora più autentico.

Il miele

Hanno mille gradazioni di sapori e mille profumi, ognuno diverso dall’altro. Stiamo parlando dei mieli della Valtellina che hanno ottenuto il prestigioso Marchio Collettivo Geografico (MCG). Qui piccole realtà aziendali si dedicano all’apicoltura da anni, dando vita a mieli davvero peculiari: la bassa valle (dai 200 ai 1.000 metri) dà vita a Millefiori di montagna e monoflorali di acacia, tiglio e castagno. Sopra i 1.000 metri, invece, si ottengono i Millefiori di alta montagna e il pregiatissimo monoflorale di rododendro.

Lo Scimudin

Oltre ai famosi Bitto e Valtellina Casera utilizzati per i piatti della tradizione, c’è un altro formaggio tanto buono quanto poco conosciuto e riconosciuto del 2014 dalla Coldiretti con il marchio Bandiera del Gusto. Si tratta dello scimudin, un formaggio a pasta molle di breve stagionatura, tipico della zona di Bormio il cui nome in dialetto significa formaggio. Ciò che lo caratterizza maggiormente è il suo inconfondibile sapore di latte che lo rende dolce e delicato nel gusto. Le persone del luogo consigliano di degustarlo da solo o con un goccio di miele data la sua leggerezza oppure, in alternativa, con insalate, verdure e frutta fresca ma non solo. Lo scimudin è perfetto anche nella preparazione di risotti e salse.

Le birre artigianali

Lungo i 2500 km di muretti a secco nascono da uve di Nebbiolo i grandi vini valtellinesi, rinomati in tutto il paese per la loro personalità. Ma la Valtellina non produce solo vini rossi, bianchi e rosati. Per tutto il territorio, da Dubino ad Aprica passando per Livigno, dove viene prodotta la birra più alta d’Europa dal 2001, sono diffusi birrifici artigiani, microbirrifici e aziende agricole che nel corso degli anni hanno dato vita a birre originali prodotte con materie prime locali.
Ciò che caratterizza le birre della Valtellina è senza dubbio la loro bontà, dovuta all’utilizzo dell’acqua del territorio che nasce nelle sorgenti di alta quota e dà vita a un prodotto dal gusto armonico e inconfondibile. Le birre valtellinesi sono ideali da gustare da sole, magari in compagnia di amici, o insieme ai piatti tipici della tradizione valtellinese per dare un sapore originale al classico menu di montagna.

lunedì 26 luglio 2021

Cresce così l'offerta di zuppe fresche Alce Nero, realizzate solo con ingredienti vegetali e biologici, lavorati e cucinati con cura, rispettandone i naturali tempi di cottura, in modo da preservarne proprietà organolettiche e struttura.

Ingredienti principali del Minestrone Estivo con Riso Integrale Alce Nero sono il sedano rapa, i piselli, le carote e le zucchine, condite con olio extra vergine di oliva ottenuto da olive italiane dei 160 soci olivicoltori del marchio. La particolarità di questa ricetta è il connubio tra verdure e cereali, che le conferiscono un gusto aromatico e diverse consistenze. Questo mix di ingredienti è stato studiato da Alce Nero per poterlo gustare come piatto principale, senza doverlo affiancare ad altre portate. Piacevolmente croccante, il riso integrale sposa perfettamente la dolcezza delle zucchine e dei piselli. Coltivato in Veneto, seguendo i rigorosi disciplinari che il biologico autentico impone, è anche naturalmente privo di glutine.
Confezionato nella pratica vaschetta monoporzione da 350 grammi, è facile da riscaldare: dopo aver estratto la ciotola dal cartoncino e forato la pellicola protettiva, è possibile metterlo direttamente in microonde ed è pronto in soli 3 minuti. Opportunità che lo rende anche una pratica idea per il pranzo in ufficio o fuori casa. Può essere gustato anche tiepido diventando un pasto ideale nelle stagioni più calde.
Il Minestrone Estivo con Riso Integrale Alce Nero è prodotto utilizzando un sistema simile a quello casalingo, riportato su scala industriale, che permette di valorizzare il sapore autentico delle verdure. Dopo la cottura, il minestrone viene trasferito nelle ciotole, subito sigillate e sottoposte ad un rapido raffreddamento. Da questo momento in poi la catena del freddo non viene più interrotta e tutti i prodotti vengono trasportati, con mezzi refrigerati, verso le piattaforme distributive o direttamente presso i punti vendita.

domenica 25 luglio 2021

Campania, provincia di Avellino, Gesualdo: il mappamondo di Slow Food, questa volta, si ferma in questo angolo di Irpinia, noto anche per essere stato il luogo dove visse il compositore rinascimentale Carlo Gesualdo. Proprio da questa cittadina dove oggi vivono tremilacinquecento persone arriva un nuovo Presidio Slow Food: il sedano di Gesualdo. "Non può esistere un prodotto di qualità in un terreno che non sia di qualità" sostiene Alfonso Caloia, referente del Presidio. "Per questo motivo, l’avvio del Presidio mira innanzitutto alla tutela del territorio, alla qualità dell’ambiente e delle condizioni di vita delle persone che ci vivono, creando le premesse affinché possano nascere microeconomie sostenibili".

Gesualdo, terra di menestrari

Ci troviamo in Irpinia, sulla dorsale tra la valle dell’Ufita e la valle del Calore. In questa zona, il settore agricolo è sempre stato quello trainante, almeno fino al terremoto del 1980. «Gli agricoltori della zona venivano soprannominati "menestrari", cioè verdurai, proprio per via della loro attività» racconta Alfonso. "La fama di produttori di ortaggi di qualità li portava a vendere i propri prodotti nei paesi limitrofi e il sedano era senz’altro il principe dell’orto". Merito di un terreno fertile, naturalmente ricco d’acqua e di una costante esposizione al sole. Anno dopo anno, però, l’abbandono dei terreni e la sostituzione delle coltivazioni con varietà moderne più produttive ha esposto il sedano di Gesualdo al rischio di estinzione. Per impedire che questo accada, gli agricoltori, la comunità cittadina e i cuochi locali hanno avviato un importante lavoro di valorizzazione nel tentativo di coinvolgere le nuove generazioni e stimolarle a impegnarsi in questo progetto di salvaguardia.

Una coltura impegnativa, ma scritta nel destino

"Coltivare il sedano di Gesualdo è faticoso, perché questa cultivar ha bisogno di tanto lavoro e di tanta assistenza" spiega Nadia Savino, la referente dei cinque produttori che aderiscono al Presidio Slow Food. Il sedano, che in dialetto viene chiamato accio, si semina a metà gennaio e, dopo circa tre settimane, cominciano a spuntare i primi germogli. A fine aprile avviene il trapianto in pieno campo, mentre la prima raccolta avviene tra giugno e luglio. Di colore verde acceso nelle coste e nel ciuffo, presenta un gambo più chiaro, quasi bianco, e tondeggiante, con un diametro piccolo, che varia dai 3 ai 6 cm. A maturazione, la pianta raggiunge un’altezza che va dai 70 centimetri al metro. Normalmente, il disegno sugli stampi riprende semplici forme geometriche.
Che cos’è che rende la coltivazione tanto impegnativa? La lavorazione: il disciplinare vieta diserbanti chimici, consentendo esclusivamente l’utilizzo di mezzi meccanici o le scerbature manuali, mentre le concimazioni si effettuano con fertilizzanti organici. Per la difesa, infine, si adottano metodi di lotta biologica e princìpi attivi di origine naturale.
E poi, prosegue Nadia, ci sono le difficoltà per l’immissione sul mercato. "Il sedano fresco ha una commerciabilità limitata e questo è un fattore certamente limitante. Ma non ci perdiamo d’animo: stiamo lavorando su prodotti che abbiano una shelf life più lunga e che ci permettano di conservarne le caratteristiche organolettiche e nutritive, come ad esempio il sale di sedano. È un prodotto che nei Paesi anglosassoni viene molto utilizzato come condimento". L’obiettivo, spiegano i referenti, è triplice: "Contribuire alla salvaguardia della biodiversità, promuovendo una coltivazione storica che non va perduta; alimentare lo sviluppo di un turismo che, partendo dall’enogastronomia, contribuisca a rendere merito alla lunga storia del luogo; infine, creare le condizioni affinché la filiera alimentare si sviluppi in mercati più ampi, in grado di dare dignità al prodotto e gratificazione ai produttori".
Ma tutto questo impegno vale la fatica e i sacrifici? Nadia non ha dubbi: "Chi non è gesualdino, forse, non può capire. Ma chi ha qui le proprie origini sa che non esiste insalata di pomodoro senza sedano e che non c’è vigilia di Natale senza accie e baccalà. A chi mi chiede “Perché continuare a coltivare il sedano?", insomma, la risposta è una sola: "Perché parte della nostra cultura culinaria, è memoria storica".
Il Presidio Slow Food del sedano di Gesualdo è sostenuto dal Comune di Gesualdo. Partner tecnici sono la Condotta Slow Food Irpinia Colline dell’Ufita e Taurasi, la Cooperativa Arca 2000 e CSR associati.

sabato 24 luglio 2021

Chi non conosceva o non conosce la gelateria Pica in via della Seggiola 12, a due passi da Largo di Torre Argentina, governata da Pica per oltre quarant’anni assieme alla moglie Maria e alle figlie? Un pezzo di storia di quella fetta di centro storico.

Un locale, si narra, che all’inizio del secolo scorso apparteneva ad una famiglia (Zitelli) proprietaria di 5 mucche che faceva pascolare in riva al Tevere, e che faceva rientrare nella stalla che era posta nel retro di quella che oggi è una delle più blasonate gelaterie di Roma. Una storia d’altri tempi, romantica, fatta di lavoro, di grande passione e dedizione. Con quelle poche mucche, oltre al latte, si faceva il gelato, strana coincidenza. Poi è arrivato Alberto Pica con la famiglia e quel luogo è diventato leggenda nel vero senso del termine. Quando Alberto è morto, il timone è passato ai figli, che di strada ne hanno fatta, sempre coadiuvati dall'aiuto della signora Maria. Oggi riapre, dopo 4 mesi di restyling, il locale in via della Seggiola: arredamento nuovo, prodotti e loro genuinità rimasti intatti. La tradizione italiana del gelato artigianale va avanti ancora più forte di prima. Dal 1971 con il gelato artigianale Antonio e suo figlio Alberto, e ora i suoi due figli, hanno scritto pagine di storia dell'arte gelatiera capitolina. Prima nello storico quartiere San Lorenzo ora nella famosa – per l’originalità di gusti e gli autorevoli ospiti – Gelateria Latteria Pica. La famiglia di Antonio ha interpretato la vera arte del fare il gelato a mano, con materie prime fresche. Il loro gusto al riso ha conquistato il Giappone nel 1988 e i romani se lo tengono tutt’ora molto stretto. La gelateria vanta oltre 50 gusti anche se i suoi cavalli di battaglia sono proprio i gusti al riso con le varie declinazioni, riso alla panna, alla cannella, il ciocco-riso, alle fragoline, miele-arancio, ricotta e pere. Tanti i personaggi famosi che hanno calpestato il pavimento del locale. Da Sandro Pertini a Giulio Andreotti e poi Vittorio Gassman e i figli, Carlo Verdone, che a via della Seggiola è di casa. Non mancano gli aneddoti, raccontati nel libro in memoria di Alberto Pica, come quello che diversi sindaci capitolini, da Signorello a Darida, da Carraro a Veltroni a Rutelli fino ad Alemanno, si facevano portare il gelato Pica nella sala delle Bandiere, in Campidoglio. Anche la sindaca Raggi conosce bene il locale e tra i suoi gusti preferiti ha proprio il gelato al riso.

venerdì 23 luglio 2021

Tra i maggiori player in Italia nel comparto formaggi affettati, Bayernland – la cooperativa di latterie agricole bavaresi – invita a gustare la sua ampia gamma di formaggi affettati senza lattosio.

Prodotti moderni, pensati per le esigenze dei consumatori intolleranti o che non digeriscono il lattosio perché ne contengono meno dello 0,10% e sono ideali per l’utilizzo quotidiano in tutte le ricette e per ogni occasione.
Edam ed Emmental tra i formaggi più amati ed apprezzati, dal sapore inconfondibile: il primo dal gusto delicato, il secondo dal gusto dolce e aromatico.
I formaggi affettati Edam ed Emmental senza lattosio sono realizzati da Bayernland in fette dal formato classico per toast 10x10 e confezionati in pratiche vaschette “apri e chiudi” salva freschezza, perfetti da utilizzare a casa e take away per farcire toast, panini, tartine e piadine.
Da oltre 50 anni Bayernland porta sulle tavole degli italiani il risultato naturale del metodo di lavoro e dell’attitudine bavarese, proponendo formaggi buoni e genuini, garantiti dal controllo totale della filiera produttiva, dal foraggio al prodotto confezionato.
La gamma di prodotti affettati Bayernland senza lattosio comprende anche: Cheddar; Tilsiter; Caciotta.

giovedì 22 luglio 2021

(Ansa)

C’era una volta la fatica di farsi la grigliata in spiaggia o in campeggio. Carbonella, bombole del gas, ore a sudare di fronte a fuochi caldissimi. Adesso, la grigliata di pesce o di carne si ordina da asporto, viene consegnata in un comodo contenitore riciclabile e servita direttamente al camping, in spiaggia o in appartamento, a seconda di dove il turista balneare sta passando le proprie vacanze. Ne è nata una moda, che sta prendendo piede lungo il litorale da Lignano a Jesolo, ma anche Caorle e in tutte le località del Triveneto.

È questa la rivoluzione che lancia Ortago, il primo ecommerce con logistica integrata dove frutta e verdura si possono comperare a porzione, con consegna garantita in un minimo di 12 ore in 600 comuni tra Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, che possono diventare al massimo 48 ore durante i fine settimana. E da adesso si potranno ordinare anche pasti completi, con un taglio particolarmente "locale". Perché, nonostante abbondino le offerte di cibi "fitness" (che è il core business di Ortago), quando è ora di organizzare una cena con l’aria del mare che spira attorno, nessuno sembra volersi separare da pollo e pesce alla griglia.
L’iniziativa è decollata grazie all’accordo tra Ortago e L’Antica Fattoria, azienda sorta nel 1958 condotta da Olinda e Luca Mogno specializzata storicamente nella creazione di pasti da vendere nei mercati cittadini (tra il Trevigiano, il Vicentino e il Veneziano una decina i mercati dove opera). Ortago mette a disposizione la propria logistica specializzata nel grocery del fresco e freschissimo; l’Antica Fattoria ha, con la linea disponibile all’acquisto sul sito ortago.it, ampliato la sua gamma di prodotti offrendo una linea gourmet di pasti che stanno finendo sulle spiagge del litorale del Triveneto.
"Siamo felici di aver intercettato un nuovo trend" dice Zorzato. "Durante il lockdown sempre più persone si sono affacciate all’acquisto on line di frutta e verdura e abbiamo capito che fornire le pietanze con tutti i riferimenti di legge, incluse le calorie per chi è attento al fitness, è molto apprezzato ed è un servizio che i ristoranti non possono fare. Il modello è assolutamente ecosostenibile. Il packaging è infatti riciclabile, sono delle scatoline in polistirolo alimentare, box isotermici che d’estate vengono tenuti freschi dal ghiaccio alimentare in gel e d’inverno sono invece isolanti".
Per quel che riguarda l’azienda di Zorzato, fondata a Dolo, nel Veneziano, ha ottenuto la leadership del delivery sui litorali perché propone un modello che è un unicum assoluto per il Triveneto. Il motivo? Riuscire a consegnare i freschi e i freschissimi è praticamente impossibile con la normale rete logistica esistente. Mantenere la temperatura tra gli otto e i dieci gradi, ossia quella ideale per la conservazione per gli ortaggi, è molto complicato; i camion frigo viaggiano tra gli zero e i quattro gradi, ed è troppo freddo. Per questo, fino ad oggi chi ha provato a realizzare un business di questo tipo si è fermato alle città e non è riuscito a raggiungere i piccoli comuni. Ortago ha risolto la cosa con dei mezzi di proprietà che si occupano solo di questo. E dai piccoli comuni alle spiagge il passo è stato breve, è bastato proporre la carne alla griglia con la qualità delle migliori bracerie.

mercoledì 21 luglio 2021

Una serata al ristorante con gli amici, davanti a una birra, distanziati e sicuri, leggeri. È la ricetta della felicità come se la immaginano gli italiani per l’estate 2021. In questa fase di tentativi di ritorno alle vecchie abitudini, anche i desideri degli italiani sono più raggiungibili: come era prevedibile, in cima alla lista delle "prime cose che vogliono tornare a fare in compagnia" c’è il sogno di un viaggio con gli amici (31%) ma subito dopo, per circa 1 italiano su 4 (23%), il piacere più grande è andare al ristorante/pizzeria con gli amici o passare una serata insieme davanti a una birra (23%).

Sono queste le principali evidenze di uno studio commissionato da Osservatorio Birra all’Istituto Piepoli, che mostra attese e speranze degli italiani verso l’estate e le riaperture, dopo mesi di convivenza con coprifuoco e distanziamento sociale. La ricerca "Il nuovo fuori casa degli italiani", realizzata su un campione di 1.000 italiani maggiorenni rappresentativo della popolazione 18-64 anni, mostra che la voglia di tornare ad uscire e incontrarsi è comprensibilmente tanta, con la consapevolezza che questo ritorno alla socialità perduta andrà conquistato e mantenuto con responsabilità.
Lo conferma l’atteggiamento prudente degli italiani verso l’estate in corso, il momento dell’anno in cui di solito ci sentiamo più aperti verso gli altri. 6 su 10 prenderanno degli accorgimenti per una vacanza più sicura: nel dettaglio, propendono per viaggi brevi (21%), oppure per stare insieme ad amici o famiglia nella casa di proprietà o affittata per l’occasione (32%). Ma 2 italiani su 10 (19%) hanno scelto di non andare in vacanza, rimandando al futuro partenze ed eventuali incontri poco distanziati.
Prudenza sì, ma anche tanta voglia di normalità nel quotidiano, in particolare nei luoghi del fuori casa. È un desiderio diffuso, ma particolarmente sentito tra i consumatori di birra, che dimostrano una voglia al di sopra della media di riconquistare la convivialità ed i momenti extradomestici condivisi con amici e famigliari. In generale, la quasi totalità degli italiani (92%) ritiene importante tornare a condividere il tempo libero fuori casa. Ma nei mesi di restrizioni sono gli appassionati di birra ad aver sentito più di tutti (l’82% contro il 69% dei non consumatori), la mancanza di luoghi di aggregazione come bar, ristoranti, pizzerie, pub e locali. E saranno sempre loro il motore della ripartenza del fuori casa. Quasi 8 beer lover su 10 (78%) dichiarano che passeranno più tempo condiviso al di fuori delle mura domestiche nei prossimi mesi, contro il 71% dei non consumatori.

martedì 20 luglio 2021

Dopo aver superato il mese di aprile, caratterizzato da un’ondata di gelo spietato, proprio in queste settimane continua la raccolta di Pesca e Nettarina di Romagna IGP, delizie simbolo dell’estate. Il clima caldo che in questo periodo caratterizza le zone tipiche di produzione delle province di Ferrara, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, dà vita a un prodotto dalle caratteristiche ineguagliabili. Una storia fatta di tradizioni e passione, culminata nel 1997 con il conferimento, da parte dell’Unione Europea, dell’Indicazione Geografica Protetta. Il marchio di qualità che garantisce l’unicità dei prodotti e la loro provenienza da una specifica area di origine.

Questi frutti godono di ottime proprietà nutrizionali e possono essere un perfetto spuntino rinfrescante e leggero. Infatti, l’elevato contenuto d’acqua della Pesca e della Nettarina garantisce al nostro organismo di mantenere un giusto bilancio idrico, specialmente nelle calde giornate estive. La Pesca e la Nettarina di Romagna IGP sono perfette anche per i più attenti alla linea poichè hanno un bassissimo contenuto di calorie e sono pertanto indicate nelle diete ipocaloriche. I benefici di questi frutti della Romagna non si esauriscono qui. Infatti, sono un portentoso rimedio contro il danneggiamento della pelle tipico del periodo più caldo dell’anno, in cui si è maggiormente esposti ai raggi UV, all’azione del vento e alla salsedine. Non a caso, si usa dire "una pelle di pesca" per intendere una pelle vellutata e luminosa. È grazie alla polpa della pesca, dotata di una proprietà esfoliante, che questo frutto è in grado di contribuire alla nostra bellezza.
Le motivazioni sono parecchie, cosa aspettate ad assaggiarle? Noi le abbiamo provate in una freschissima ricetta dedicata proprio all’estate: Ghiaccioli bicolore alle pesche e nettarine di Romagna Igp.

Ingredienti per 4-6 ghiaccioli: Per il composto alla pesca: Per il composto ai lamponi:
- 2 pesche/nettarine gialle di Romagna IGP mature
- 50 ml di succo alla pesca
- 125 g di yogurt bianco
- 40 g di zucchero a velo
- il succo di ½ limone
- ½ baccello di vaniglia • 125 g di lamponi
- 40 g di miele
- 125 di yogurt bianco
- il succo di ½ limone
- ½ baccello di vaniglia

Preparazione:
Preparare i ghiaccioli bicolore alle pesche è molto semplice. Per prima cosa tagliate le nettarine a cubetti e raccoglietele nel frullatore insieme al succo alla pesca e a quello del limone, allo yogurt, ai semi di vaniglia e allo zucchero a velo.
Quando il composto diventerà omogeneo trasferitelo all’interno di 4-6 stampini (a seconda delle dimensioni) da ghiaccioli riempiendoli per 1-2 cm di altezza. Ponete i ghiaccioli in congelatore per 30 minuti e la restante crema frullata di pesche in frigorifero per l’intera durata della ricetta.
Frullate i lamponi insieme al miele, ai semi di vaniglia, al succo di limone filtrato e allo yogurt e poneteli sullo strato alla pesca. Infilzate con gli stecchini da gelato e ponete in freezer per circa 45 minuti. Trascorso questo tempo versate la crema alla pesca rimasta sul composto ai lamponi. Livellate e ponete in congelatore per 3 ore prima di servire. Non resta che assaggiare!

La campagna è finanziata dall’Unione Europea e per la parte italiana dai Consorzi della Pera dell’Emilia-Romagna IGP (capo fila del progetto), dell’Asparago Verde d’Altedo IGP, della Ciliegia di Vignola IGP, della Pesca e la Nettarina di Romagna IGP, dell’Insalata di Lusia IGP, del Radicchio Rosso di Treviso IGP e Variegato di Castelfranco IGP e del Radicchio di Chioggia IGP.

lunedì 19 luglio 2021

Un mix fresco che fa subito estate. Il bioYogurt di Latteria Vipiteno al gusto lime e zenzero stupisce per la sua cremosità e per il suo aroma esotico.

Genuino e vellutato è realizzato con il prezioso Latte Fieno STG proveniente dai masi certificati Bioland, un latte di altissima qualità, gustoso e ricco di preziose sostanze nutritive, riconosciuto dal marchio europeo STG (Specialità Tradizionale Garantita) e proveniente da bovine foraggiate in modo naturale, senza mangimi insilati e senza OGM.
Il packaging ecologico, che comprende un vasetto con un sottile strato di plastica racchiuso da una fascetta di cartone, è facile da smaltire separatamente. Il logo FSC certifica inoltre che la carta proviene da fonti gestite in modo corretto e responsabile.
Disponibile anche nei gusti: Cocco e mandorle, Mango e curcuma, Mela e cannella.

domenica 18 luglio 2021

Composto da verdure disidratate pregiate e nutrienti, lavorate con la massima cura e dedizione, il Dado Vegetale Bauer è tutto ciò che serve per preparare ricette naturalmente buone.

Arricchito con l’olio extra-vergine di oliva, simbolo per eccellenza della dieta mediterranea, il Dado Vegetale Bauer è senza aromi e additivi chimici, senza grassi idrogenati e senza glutammato monosodico aggiunto.
Carote, pomodori, cipolle, sedano e prezzemolo si uniscono a preziosi estratti vegetali per offrire un sapore naturale ed equilibrato. La lavorazione delicata e la miscelazione armoniosa di ogni ingrediente esaltano la genuinità delle verdure selezionate.
Il Dado Vegetale Bauer rappresenta un prodotto dal gusto inconfondibile, in grado di portare in tavola tutto il sapore della natura.
Comodo e pratico, ogni cubetto di Dado Vegetale Bauer consente di ottenere un brodo leggero, povero di grassi e buono come quello fatto in casa.
Ideale nella preparazione di un brodo vegetale da gustare in purezza, oppure come base per minestre, risotti, zuppe e vellutate, il Dado Vegetale Bauer è l’alleato perfetto anche per primi piatti, secondi, contorni e ricette originali come le torte salate a base di verdure di stagione.
Senza glutine e senza lattosio, il dado è utilizzabile anche da chi soffre di queste intolleranze.
Il Dado Vegetale Bauer ha ottenuto, inoltre, la certificazione QUALITÀ VEGAN®: garanzia ulteriore per il consumatore vegetariano o vegano che desideri utilizzare il prodotto nella realizzazione di piatti esclusivamente vegetali.
Infine, il prodotto ha ottenuto la certificazione PEF (Product Enviromental Foodprint), che certifica il ridotto impatto ambientale del Dado nel corso del proprio intero ciclo di vita.
Ingredienti: Estratto per brodo di proteine vegetali di soia e di mais, sale iodato, olio di girasole in polvere, olio di palma, verdure disidratate in proporzione variabile (patata, carota, cipolla, prezzemolo, porro, sedano, aglio, pomodoro), olio extra vergine d’oliva, estratto di lievito.
Formato e prezzo indicativo Dado Vegetale Bauer: confezione da 60 gr. - 6 dadi - 1,81 euro.

sabato 17 luglio 2021

Prodotto esclusivamente con uva Glera proveniente da selezionati vigneti a conduzione biologica, il Prosecco "Casa Canevel – Diesel" nasce da un originale processo a ciclo lungo svolto in modo naturale con un’unica fermentazione: la vinificazione e la spumantizzazione avvengono infatti in continuità, da mosto d’uva fermentato senza aggiunta di saccarosio. Ne consegue un vino di altissima qualità nell’assoluto rispetto della naturalezza del prodotto e della componente aromatica della Glera: il suo aroma intatto si ritrova nel prodotto finito che si caratterizza per un’esplosione di note fruttate di mele verdi, agrumi freschi e fiori bianchi, bilanciate da un basso livello di zucchero residuo (5 grammi/litro). Il perlage è fine ed elegante.

E a disegnare l’abito del nuovo Prosecco ci ha pensato Diesel, nota per la sua estetica innovativa e controcorrente, che ne ha disegnato l’etichetta e il packaging usando le note accese dell’oro e del verde brillante.
Federico Girotto, Amministratore Delegato di Canevel Spumanti e della capogruppo Masi Agricola, ha affermato: "Con questo Prosecco si concretizza la combinazione tra l’expertise spumantistica di un brand premium molto riconosciuto quale è Canevel, e l’approccio alternativo di un brand lifestyle internazionale come Diesel. Uno spumante dalla personalità inconfondibile, punto di incontro tra sostenibilità, naturalezza e democraticità".
Renzo Rosso, fondatore di Diesel, così commenta: "E’ stato bello per me poter collaborare con Canevel a questo progetto, mettendo a frutto anche l’esperienza che negli anni ho maturato in questo settore. Grazie a questo innovativo processo ‘single fermentation totally bio’, abbiamo realizzato un prodotto unico, di altissima qualità, nel rispetto dell’ambiente. A questo abbiamo aggiunto l’anima creativa e conviviale di Diesel per celebrare momenti magici assieme".
Il Prosecco "Casa Canevel – Diesel", prodotto in quantità limitata e numerata (15.955 bottiglie per l’annata 2020) e vocato all’internazionalità, verrà distribuito selettivamente nei canali tipici "di posizionamento": Ho.Re.Ca, premium retail, duty-free, e-commerce.

venerdì 16 luglio 2021

Il mare c’è. Ed è una delle terrazze con vista sul blu dello Ionio più belle di questo tratto di costa. Oggi c’è anche la Trattoria di Mare de La Playa, da un’idea di Pasquale De Lucia, già patron del Queen Makeda di Roma, insieme ai soci e conterranei Bruno Giovinazzo, Vittorio Mattaliano, Antonio Bolognino. "L’iniziativa nasce da un’idea maturata nel corso di questo inverno, insieme a un gruppo di professionisti che provengono tutti da Locri e hanno accumulato in questi anni esperienza nella ristorazione, sia nella capitale, che a Milano" racconta De Lucia, capofila del progetto. Se a Roma il Queen Makeda si è affermato come una realtà che mescola la passione per la birra e una cucina internazionale, a La Playa De Lucia e soci hanno impostato la loro avventura estiva come un ritorno a casa, alla loro terra d’origine e ai suoi sapori.

E lo hanno fatto approfittando dell’occasione di diventare protagonisti di uno dei punti di riferimento di questa costa, lo stabilimento balneare La Playa. Costruito negli anni Sessanta, La Playa è il lido storico di Locri, uno dei pochi con la struttura in muratura di questa riviera, con una suggestiva terrazza con vista. E tuttora è il "place to be" di questa spiaggia, dove andare per godersi il mare limpidissimo e dove fermarsi magari per mangiare con vista sul blu nello spazioso dehors di 250 metri quadrati per circa 120 posti a sedere, tutti all’aperto e opportunamente distanziati.
E non poteva che essere cucina di mare e di territorio quella della Trattoria di Mare de La Playa. Sia chi va per la prima volta al mare sulla Riviera dei Gelsomini, sia chi conosce bene questa terra, ha voglia di assaggiare la cucina calabrese. È per questo che il menù de La Playa è stato pensato come un catalogo del meglio della cucina della locride, che utilizza prioritariamente materie prime locali e soprattutto il pescato del giorno, non senza qualche tocco di modernità nelle ricette.
Magari uno spuntino un po’ più veloce di giorno con pareo e infradito, per un intermezzo nella giornata di mare, oppure una pausa pranzo per interrompere la giornata lavorativa in South working e concedersi un momento di relax o ancora un pranzo della domenica in famiglia: La Playa è il posto giusto per tutte queste occasioni, laddove l’appuntamento di mezzogiorno è il momento giusto per approfittare dei piatti del giorno, oppure per concedersi uno sfizio veloce come le Polpette di melanzane o il cestino di Gamberi croccanti serviti con salsa piccante, da rinfrescare con una birra. Alla spina, sono quattro le proposte del birrificio artigianale Limen Brewery (pills, weiss, bock, ipa), un’eccellenza di Locri con cui La Playa ha scelto di stringere una partnership.
Atmosfera sempre informale, ma un po’ meno balneare, di sera, quando a partire dall’ora del tramonto ci si può concedere senza fretta una cena calabrese dall’antipasto al dolce. Si potrebbe cominciare con una tipica Impepata di cozze, continuare con gli Gnocchi di patate con farina di Iermano fatti in casa, con pesce spada marinato, crema di melanzane fumè e coulis di pomodorini siccagni arrostiti oppure con un Riso di Sibari al bergamotto, jus e filetti di gallinella. Ancora, come secondo c’è l’immancabile Frittura di paranza, così come va assolutamente assaggiato lo Stocco alla Mammolese, tipica ricetta di questa zona. E come non concedersi anche un dolce che celebra le eccellenze della terra calabra, come il Gelato al bergamotto con biscotto integrale e liquirizia.
Particolare attenzione dedicata alla Carta dei vini, con una predilezione per i vini bianchi, che meglio si adattano alla cucina di pesce e con una selezione di etichette che spaziano in tutta Italia, ma che si concentrano sul territorio anche con una una linea di vini naturali calabresi.

giovedì 15 luglio 2021

Un'assoluta novità nel mondo dei pani morbidi, Pan Piumino è ideato e pensato per i bambini di 4-10 anni; le sue fette sono senza crosta e più piccole rispetto alle tradizionali fette Pan Piuma: risultano così più pratiche da tenere in mano e facili da mordere! Unico nel suo genere, Pan Piumino nasce con una ricetta adorata dai bambini e si proclama la merenda ideale per i più piccoli grazie anche alla sua morbidezza inimitabile: uno spuntino sano, leggero e goloso proposto in una confezione simpatica e colorata! Pan Piumino ha poche calorie, solo 50 Kcal per fetta.

Da oltre 50 anni Pan Piuma si impegna quotidianamente per produrre pani morbidi di alta qualità preparati con materie prime certificate e genuine. Il valore aggiunto nasce anche dalla sua naturale morbidezza data dalla lenta lievitazione, proprio come si faceva una volta e dal vero sapore di pane: due caratteristiche che rendono Pan Piumino il pane morbidissimo e genuino.
Realizzate senza aggiunta di zuccheri, coloranti, conservanti e additivi, le fette di Pan Piumino sono ideali a scuola, come spezzafame o in qualsiasi momento della giornata. Possono inoltre essere utilizzate per realizzare ricette dolci e salate come per esempio pizzette, tiramisù, torte di compleanno e girelle al cioccolato! Pan Piumino regala inoltre un ingresso omaggio a Gardaland Park! Fino al 31 Ottobre 2021 sulla confezione di Pan Piumino 300 grammi sarà presente un coupon valido per ottenere un ingresso omaggio, a fronte dell'acquisto di 2 biglietti a tariffa intera diurna presso le biglietterie del Parco. Il consumatore, acquistando contestualmente 2 ingressi a tariffa intera diurna alle biglietterie di Gardaland, potrà redimere il coupon presso le biglietterie stesse e ottenere l'ingresso omaggio. Il coupon sarà utilizzabile nei giorni di apertura del Parco, nel periodo ricompreso tra il 15 Aprile 2021 al 30 Giugno 2022.

mercoledì 14 luglio 2021

(Foto Galli Torrini Srl)

"Agea non ha ancora pagato alle aziende vitivinicole i contributi per la riduzione della produzione introdotti durante l'emergenza Covid. Le risorse sarebbero dovute arrivare entro dicembre 2020, siamo a luglio e le aziende non hanno ancora ricevuto un centesimo. É una situazione inaccettabile. Faccio appello al ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli affinché risolva la faccenda il prima possibile". Così Marco Alessandro Bani, direttore del Consorzio Vino Chianti. Nel 2020 il MiPAAF, aveva emanato una misura finalizzata ad erogare liquidità alle aziende vitivinicole che si impegnavano a ridurre la produzione di almeno il 15%. Tale riduzione aveva la finalità di non appesantire il mercato che vedeva ridotte le vendite per effetto della pandemia.

"Le aziende del Consorzio - spiega Bani - hanno fatto regolarmente domanda e nei termini ministeriali hanno presentato le dichiarazioni di produzione vendemmia 2020. Per la Toscana sono state 644 le domande presentate per indennizzi di 8.220.000 euro. Il contributo doveva essere liquidato entro la fine del 2020, dopo la presentazione delle dichiarazioni di produzione, in modo da permettere ad Agea di verificare il rispetto degli impegni assunti. Ad oggi, luglio 2021, moltissime domande regolari risultano ancora inevase da Agea che pare stia ancora effettuando l'incrocio con i dati della regolarità contributiva, operazione che poteva e doveva essere fatta a suo tempo". Il paradosso, dunque, sta nel fatto che le aziende hanno ridotto la produzione su richiesta del Ministero contando sull’arrivo dell’indennizzo promesso e non ancora arrivato. "Se avessero prodotto normalmente - conclude Bani - avrebbero potuto vendere il vino ottenuto e ad oggi avrebbero già incassato. Non è possibile che un incrocio di dati informatici fra due enti pubblici richieda più di una giornata di lavoro, questi ritardi sono gravi e inspiegabili. Oltretutto questo ennesimo intoppo burocratico va a pesare su aziende già in sofferenza per carenza di risorse finanziarie e che hanno tutto il diritto a ricevere gli indennizzi. Il Ministro deve intervenire al più presto".

martedì 13 luglio 2021

Cantina di Soave, tra le principali e più qualificate realtà del panorama enologico italiano ed internazionale, presenta il Maximilian I Müller Thurgau Durello. Uno spumante Brut ottenuto dalle eccellenti uve Müller Thurgau Durella provenienti dall’omonimo vitigno autoctono situato nella zona collinare dei Monti Lessini, tra la provincia di Verona e di Vicenza.

Dal caratteristico profumo floreale di biancospino e dal gusto aromatico di mela Golden e pesca gialla, il Maximilian I Müller Thurgau Durello di Cantina Soave racchiude il sapore della terra da cui proviene, un suolo di origine vulcanica che gli conferisce note minerali e una freschezza agrumata con un finale piacevolmente sapido.
Uno spumante ideale a tutto pasto, perfetto da sorseggiare come aperitivo abbinato a formaggi e salumi e, grazie al gusto secco e pieno, si presta ad accompagnare anche antipasti, primi piatti come risotti e carni bianche.
Il Maximilian I Müller Thurgau Durello di Cantina Soave, come tutti i Maximilian I, sono spumantizzati garantendo una filiera sicura e controllata, dal vigneto alla bottiglia. Cantina di Soave, che detiene il marchio Maximilian I ormai da moltissimi anni, si posiziona tra le prime 10 aziende spumantistiche italiane e attualmente gestisce il 70% dei vigneti dell’area di produzione del Lessini Durello D.O.C.

lunedì 12 luglio 2021

Che avrebbe ottenuto grandi consensi da parte dei consumatori di Rigoni di Asiago era scontato grazie a quell’attenzione sempre viva dell’azienda nei confronti dell’evoluzione dei gusti e alla continua ricerca di nuove eccellenze. Ora, il consenso si è trasformato anche in un successo tale da meritare un premio prestigioso.

Nocciolata Crunchy ha infatti vinto il premio New Entry Brands Award 2021, l’iniziativa organizzata da GDOWEEK e da MARK UP destinata alle migliori performance di marca nei beni di largo consumo. Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato l’8 luglio durante l’evento che si è svolto all'Excelsior Hotel Gallia - Piazza Duca d'Aosta, 9, 20124 Milano MI.
Nocciolata Crunchy, presentata da Rigoni di Asiago come la "Nocciolata che fa crock" è indubbiamente un prodotto innovativo che non solo rappresenta una novità ma che unisce agli ingredienti bio e di alta qualità della famosa crema spalmabile una croccante granella realizzata con le migliori nocciole tostate. Una fantastica unione tra cremosità e croccantezza che regalano al palato un gusto goloso e travolgente.
Nocciolata Crunchy, oltre ad essere rigorosamente certificata da un’etichetta trasparente per quanto riguarda i contenuti, ha le stesse caratteristiche delle altre fantastiche tre: Nocciolata classica, Nocciolata senza latte e Nocciolata Bianca, premiata al Bio& Consumi Award 2020 durante l’evento Sana Restart.
Una bontà, quella di Nocciolata, tutta racchiusa nel suo metodo di produzione, una lavorazione particolare attraverso la quale, gli ingredienti, tutti di alta qualità e selezionatissimi, vengono miscelati lentamente fino a diventare una polvere delicata e palpabile.
"Crunchy" l’accattivante nome con cui verrà sicuramente chiamata familiarmente dai consumatori, è un piacere destinato ai palati di tutte le età. Da spalmare sul pane o sulle fette biscottate, oppure da utilizzare per farcire dolci crêpes e tutto ciò che suggerisce la fantasia, offre tutto il sapore e il profumo delle nocciole, è irresistibile anche semplicemente "al cucchiaio", per un piacevolissimo break.
Nocciolata Crunchy di Rigoni di Asiago dà un valore anche alla sua "anima" green. Infatti supporta con questo prodotto "1% For The Planet", un’organizzazione no profit impegnata nella protezione dell’ambiente.

domenica 11 luglio 2021

Da Valfrutta, marca leader nel mercato delle conserve vegetali e da sempre attenta a soddisfare le esigenze di un consumatore moderno che sceglie una alimentazione sana e naturale, nasce la novità Soia Edamame italiana della linea I Cotti a Vapore.

Tipica della cultura giapponese, la Soia Edamame è un legume dal sapore naturalmente dolce. Importante fonte di fibre e di proteine, è sempre più presente nei nostri piatti ed in linea con i trend alimentari più attuali.
La Soia Edamame italiana Valfrutta è coltivata e lavorata in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, zone d’Italia vocate per condizioni climatiche ed ambientali alla coltivazione di questo prezioso legume.
Coniugando la delicatezza della cottura al vapore con la praticità di utilizzo, Soia Edamame Italiana Valfrutta rappresenta il mix perfetto di bontà, dolcezza e naturalità ed è subito pronta per rendere deliziosamente uniche insalate e primi piatti. Ingrediente segreto per ricette sfiziose e gustose, è l’alleata perfetta per liberare la creatività in cucina.
Soia Edamame italiana Valfrutta è un’alternativa per tutti coloro che, pur avendo poco tempo da dedicare alla cucina, sono attenti ad una alimentazione sana e nutriente senza mai rinunciare al gusto ed alla praticità.
Cosa distingue la Soia Edamame italiana Valfrutta? La sua capacità di coniugare a regola d’arte:
- naturalità e qualità, grazie alla delicata cottura al vapore che conserva intatto tutto l’apporto nutrizionale e la qualità delle verdure fresche;
- facilità di utilizzo, perché subito pronta anche da gustare così com’è;
- e benessere quotidiano grazie ad una lista ingredienti corta (di soli 3 ingredienti: soia Edamame, acqua e sale).

sabato 10 luglio 2021

Per affrontare l’estate appena cominciata, Levissima, da sempre impegnata nella promozione di una corretta idratazione, consiglia una particolare attenzione per preservare il proprio benessere, messo a rischio dall’ innalzamento delle temperature e dal conseguente aumento della traspirazione e della sudorazione, che possono causare disidratazione e debolezza. Secondo le previsioni, infatti, l’estate 2021 si preannuncia molto calda, con una alternanza tra ondate di caldo e precipitazioni, che riusciranno a rinfrescare solo parzialmente le alte temperature. Per chi presta particolare attenzione al proprio benessere e desidera affrontare le sfide di ogni giorno con vitalità, Levissima+ Potassio diventa quindi la bevanda ideale, grazie alla perfetta combinazione di idratazione e apporto di potassio.

Levissima+ Potassio, dal piacevole gusto mora, senza zuccheri e calorie, consente di reintegrare i liquidi persi, contribuendo all’idratazione corporea, inoltre contribuisce a soddisfare, all’interno di una dieta varia ed equilibrata, il fabbisogno giornaliero del sale minerale, ne contiene infatti il 16%. Così, un gesto quotidiano, semplice e fondamentale come l’idratazione diventa ancora più importante per il proprio benessere, anche quando viene messo alla prova dalle temperature estive.
Secondo gli esperti, infatti, il potassio è considerato tra i più importanti elementi da integrare nella propria dieta, soprattutto in questo periodo dell’anno, grazie alle diverse funzioni che svolge nel nostro organismo.
Come spiega la dott.ssa Franca Marangoni, di Nutrition Foundation of Italy: "Un adeguato apporto di potassio può favorire uno stato di migliore benessere fisico, che sarà accompagnato da un maggiore slancio ed energia nella vita quotidiana". In particolari condizioni diventa importante integrarlo nella propria dieta: "L’assunzione di potassio con la dieta è stata messa in correlazione con la corretta trasmissione dell’impulso nervoso, la funzionalità del sistema nervoso e la contrazione dei muscoli, compreso il cuore" conclude la dottoressa.
Oltre a Levissima+, anche frutta, verdura, carni fresche, frutta secca a guscio contengono concentrazioni elevate di potassio. Le stesse quantità del sale minerale presenti in Levissima+ Potassio, che corrispondono al 16% del fabbisogno giornaliero, sono infatti contenute anche in una porzione di albicocche disidratate (25g), una di pistacchi tostati (30g) e una di prugne secche (40g): piccoli spuntini ideali per fare fronte al caldo estivo e affrontare le sfide di ogni giorno con slancio e vitalità.
Levissima+ Potassio fa parte della gamma di acque funzionali di Levissima+: quattro acque funzionali al gusto di frutta, che all’interno di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano, sono un valido contributo al fabbisogno giornaliero di sali minerali e vitamine.
La gamma Levissima+ offre quindi la possibilità rigenerarsi positivamente, declinandosi perfettamente nei diversi momenti della giornata e in diverse occasioni d’uso, anche grazie al formato 60CL e alla bottiglia dalla elegante e particolare forma quadrata.
Levissima si impegna per la sostenibilità ambientale, e con il suo progetto Regeneration promuove stili di vita sostenibili in un’ottica di economia circolare, sostenendo l’importanza dell’uso responsabile delle risorse e la cultura del riciclo. Anche Levissima+ è coinvolta nel creare un impatto positivo sull’ambiente, grazie alla sua bottiglia 100% riciclabile, che, se utilizzata correttamente, può dar vita a nuove risorse.

venerdì 9 luglio 2021

Un’estate all’insegna del piacere culinario e del vino perfetto! È questa la proposta dei Vinum Hotels Alto Adige/Südtirol, strutture specializzate nel settore del vino. Mentre ci si rilassa a bordo piscina, si può sorseggiare un Pinot nero oppure un Arunda Rosé. O ancora ci si può rinfrescare con un cocktail a base di sidro di mela e fiori di sambuco, o con un prosecco di mele e zenzero. Ma è il rosato Lagrein Kretzer il vino preferito delle donne.

Lagrein Kretzer, il vino delle donne

Ideale per una pausa rinfrescante, il tradizionale Lagrein Kretzer è il vino preferito delle donne! Il rosato altoatesino, estivo e leggero, da bere fresco, sta vivendo una vera e propria rinascita, tanto da essere ormai indispensabile nelle carte dei vini delle strutture dei Vinum Hotels Südtirol.
Molto apprezzati, dalle donne e non solo, per una pausa rilassante anche i cocktail. Franz Egger, uno dei pionieri del metodo classico di fermentazione in bottiglia del prosecco biologico altoatesino, produce un prosecco di mele e zenzero e un sidro di mela che fermenta direttamente in bottiglia insieme ai fiori di sambuco.
Nei giorni più caldi dell’anno si apprezzano però anche i freschi succhi di frutta altoatesini, come ad esempio i succhi di mela di montagna di Thomas Kohl, combinati con altri ingredienti, bacche o estratti aromatici. Grazie all’abbinamento di mela e carota, Kohl ha ricevuto nella Bassa Austria il premio "Die Goldene Birne", il più importante riconoscimento a livello europeo per produttori di succhi di frutta. Da assaggiare, naturalmente, nelle strutture dei Vinum Hotels.

Il vino dell'estate profuma di prato appena falciato

Se si chiede a un cantiniere esperto o a un amante del vino quali caratteristiche deve avere un vino estivo, la risposta, secondo tradizione, è che il suo profumo deve essere quello del prato di montagna appena falciato.
Tra i vini consigliati per i giorni più caldi, oltre al Lagrein Kretzer, troviamo il Pinot nero rosé, un vino fermo, secco, armoniosamente fruttato, e l’Arunda Rosé. Quest’ultimo è un cuvée composto da 50% di Pinot bianco e da 50% di Pinot nero. Per più di due anni riposa nella bottiglia poggiata su lieviti sottili e di tanto in tanto viene agitato manualmente, fino a quando gli aromi del lievito e dell’uva si compenetrano gli uni negli altri. Il risultato è uno spumante di produzione "artigianale" estremamente elegante, ma allo stesso tempo semplice, dal gusto equilibrato e tonificante. L’ideale per una pausa fresca e ricercata, magari in una delle terrazze panoramiche delle strutture dei Vinum Hotel Südtirol.

Vinum Hotels, gli alberghi del vino

Vino e gusto, cultura e stile di vita made in Alto Adige. Il gruppo dei Vinum Hotels Alto Adige/Südtirol comprende 29 strutture di alto livello, a conduzione familiare, specializzate nel vino.
Alto Adige è gusto, ma anche terra di grandi vini. Tutte le strutture si trovano nelle zone vinicole della regione e sono gestite da grandi appassionati di vino che hanno uno stretto rapporto con il loro territorio. Gli albergatori prendono per mano gli ospiti e li portano alla scoperta dei vigneti e delle cantine da cui provengono i vini più pregiati.
Nei Vinum Hotels si potranno degustare i migliori vini internazionali e altoatesini, oltre che partecipare a numerose attività culturali e di benessere. Esperienze autentiche, come le persone e i vini di questa antica regione vinicola.

giovedì 8 luglio 2021

Cominciano a scaldarsi i motori per l’organizzazione di Acetaie Aperte 2021. Il mondo del Balsamico di Modena, dopo i mesi di lockdown che hanno limitato gli eventi in presenza di pubblico, si presenta compatto al tradizionale appuntamento autunnale con il gusto, che quest’anno si svolgerà domenica 26 settembre nei luoghi di produzione di tutta la provincia di Modena.

Organizzata dai due consorzi di tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, la manifestazione porterà food lovers e non solo, a conoscere i segreti del pregiato condimento attraverso visite nelle acetaie e degustazioni, ma anche con tante iniziative collaterali da scoprire, tutte da svolgersi in totale sicurezza e nel rispetto del distanziamento interpersonale.
Un’edizione che, per la seconda volta, porta con sé il sapore della ripartenza e della rinascita dopo i lunghi mesi di restrizioni per il contenimento del Covid 19 e che si profila come ulteriore prova di ottimismo e fiducia nel futuro, soprattutto per quelle realtà produttive medio piccole su cui ha pesato maggiormente la chiusura prolungata del canale HoReCa. Per molti di loro infatti, questo rappresenta il principale canale distributivo, sia in Italia che all’estero.
“Siamo di nuovo qui, pronti ad una nuova stagione di eventi promozionali per l’Aceto Balsamico di Modena – spiega Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP – ed Acetaie Aperte, il nostro appuntamento divulgativo di punta da molti anni è una vetrina imprescindibile, grazie alla quale molte persone si avvicinano per conoscere meglio il nostro prodotto e dotarsi degli strumenti adatti per riconoscere l’originale dalle imitazioni. Il tutto, con un viaggio sensoriale a tutto tondo che mira a trasmettere non solo gli elementi qualitativi tramite le degustazioni, ma anche le storie individuali raccontate dai singoli produttori, ciascuno con le proprie radici e con le proprie peculiarità”.
Pone invece l’accento sull’importanza dell’unione di intenti, soprattutto nel presente momento storico, il Presidente del Consorzio dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP nonché del Comitato di Coordinamento designato nel Protocollo d’Intesa Enrico Corsini: “Acetaie Aperte è la dimostrazione di come lavorare insieme con un fine comune sia la ricetta vincente per affrontare le sfide non solo per il settore ma per il territorio tutto. Rinnovo pertanto il mio plauso a tutti quegli imprenditori che anche quest’anno, nonostante le difficoltà incontrate negli ultimi mesi, si metteranno a disposizione per promuovere non solo se stessi, ma tutto quel patrimonio storico di valore incalcolabile che ognuno di loro rappresenta nel lavoro quotidiano”.

mercoledì 7 luglio 2021

Se sei qui è perché probabilmente vuoi sapere come conservare la salsa di pomodoro, bene, cercheremo di darti tutte le info necessarie per conservare il sugo di pomodoro correttamente. Quando ti ritrovi con un surplus di pomodori freschi, una delle cose migliori da fare è la salsa di pomodoro in scatola, ma puoi anche decidere di conservarli in maniera differente. Questa salsa di pomodoro in scatola (o barattolo) di base contiene solo pomodori, sale e succo di limone, che assicura un ambiente acido adeguato per l’inscatolamento.

Sentiti libero di aggiungere eventuali aromi aggiuntivi (come le erbe) in un secondo momento quando sei pronto per usare la salsa. I pomodori datterino più carnosi, come i pomodori Romani a forma di globo, sono ottimi da usare poiché hanno meno succo e richiedono meno tempo per cuocere la salsa.
Per conservare la salsa di pomodoro avrai bisogno di quattro barattoli di dimensioni ridotte con coperchi sigillabili per l’inscatolamento; i coperchi e i vasetti devono essere sterilizzati, cosa che si può fare facendo bollire in una pentola capiente per 10 minuti. Fateli asciugare prima di farcirli. La salsa di pomodoro in scatola rimarrà buona fino a un anno, conservata in un luogo fresco e buio.

Come preparare la salsa di pomodori per conservarla a lungo

Lavate i pomodori e asciugateli. Porta a ebollizione una pentola d’acqua. Tagliare una piccola “X” sul fondo di ogni pomodoro e sbollentarli in acqua bollente per circa 30 secondi.
Usa una schiumarola per trasferire i pomodori in un bagno di ghiaccio per farli raffreddare. Togliere i pomodori dal bagno di ghiaccio, togliere la buccia, tagliare i pomodori a metà trasversalmente, spremere i semi e tritare grossolanamente i pomodori.
Mettere i pomodori tagliati grossolanamente in una pentola con il sale e portare appena a bollore. Ridurre il fuoco per mantenere un sobbollire costante ma dolce e cuocere, mescolando di tanto in tanto, fino a quando il composto si riduce di circa un terzo, circa 45 minuti. Se in qualsiasi momento il composto inizia ad attaccarsi alla pentola, abbassa la fiamma e mescola più spesso.
Nel frattempo portate a ebollizione una pentola piena d’acqua. Per sterilizzare barattoli e coperchi, metteteli nella pentola e fate bollire per almeno 10 minuti.
Quindi, utilizzando un sollevatore per vasetti, trasferiscili su una gratella per farli asciugare. (Rimarranno un po’ calde dopo che si saranno asciugate.)
Metti 1 cucchiaio di succo di limone in ciascuno dei 4 vasetti.
Trasferisci la salsa di pomodoro calda nei barattoli caldi (un imbuto per inscatolamento a bocca larga va bene), lasciando circa 1/2 pollice di spazio nella parte superiore.
Avvitare i coperchi, mettere i barattoli in una griglia per conserve e immergerli nell’acqua bollente nel bollitore. Processo (bollire) per 40 minuti. Ci deve essere almeno un pollice di acqua che copre i barattoli, quindi tieni d’occhio il livello dell’acqua, aggiungendo altra acqua bollente se necessario.
Togliete i vasetti e fateli raffreddare. Conservali in un luogo fresco e buio (una credenza o una dispensa va benissimo) finché non sei pronto per usare un po’ di salsa di pomodoro.

Come conservare la salsa di pomodoro: Aggiungi succo di limone

L’inscatolamento sicuro richiede che il cibo abbia un livello di acidità garantito, poiché l’acido è ciò che preserva il cibo e allontana i batteri (come il tipo che causa il botulismo). Alcune delle varietà di pomodoro odierne hanno bassi livelli di acido, che richiedono un ingrediente aggiuntivo. In questa ricetta, l’aggiunta di succo di limone in bottiglia o fresco abbassa il livello di pH, creando l’ambiente acido appropriato per l’inscatolamento. Gli ingredienti acidi, o gli alimenti con aggiunta di acido, possono essere lattine a bagnomaria, mentre tutti gli altri alimenti devono essere inscatolati a pressione.
Usa 1 cucchiaio di succo di limone in bottiglia per barattolo da pinta o 2 cucchiai per barattolo da litro.

martedì 6 luglio 2021

Dal campo alla tavola passando per l’innovazione dell’agricoltura italiana: il percorso dello zucchero 100% Made in Italy di Italia Zuccheri-Coprob - unica realtà nazionale esistente del comparto - porta con sé la storia di una filiera autentica, sin dalle sue radici nel 1962. Le 7000 aziende agricole che la compongono, organizzate in cooperativa e distribuite dall’Emilia Romagna al Veneto, dalle Marche alla Lombardia, dall’Umbria al Friuli-Venezia Giulia, sino al Piemonte sono infatti impegnate ogni giorno a garantire la riserva strategica di una delle materie prime più importanti per il funzionamento del sistema agri-food del nostro paese.

Tutti i prodotti firmati Italia Zuccheri-Coprob garantiscono alti standard qualitativi e, grazie al prezioso lavoro degli agricoltori, una produzione gestita nel pieno rispetto del territorio agricolo d’origine e del futuro dell’ambiente.
Ad esempio non tutti sanno che la coltivazione di barbabietola è una delle più virtuose in termini di emissioni di gas serra, tanto che coltivarla è come se ogni anno avessimo 30.000 ettari di bosco in più. Inoltre è di importanza strategica nell’ambito della rotazione agricola grazie alla sua capacità di rilasciare elementi nutritivi organici e minerali nel terreno: una coltura "miglioratrice" in grado di arricchire i campi dopo la raccolta e, se introdotta nel processo di rotazione, di ridurre sensibilmente l’impatto ambientale dell’attività agricola.
Il risultato finale è uno zucchero ‘differente’ perché porta con sé tutti i valori di Made in Italy e di filiera corta, il tutto racchiuso in un pack altrettanto ‘buono’ perché da oggi realizzato in carta totalmente riciclabile.
E dalla campagna alla cucina il salto è breve. Sono due le referenze di prodotto che rappresentano al meglio questa filiera per una scelta nel segno dell’italianità e che possa aggiungere la giusta dose di dolcezza alle nostre ricette: Nostrano – il primo e unico zucchero grezzo di barbabietola – e lo Zucchero Semolato 100% Italiano.
Per quel che riguarda Nostrano, è il primo e unico zucchero grezzo di barbabietola 100% italiano, pensato per rispondere alle esigenze dei consumatori che sono sempre più attenti a quello che mangiano, con la predilezione per cibi più grezzi e di provenienza certificata anche quando si tratta di dolci. Un primato tutto italiano: Nostrano è, infatti, frutto di investimenti in ricerca e sviluppo e di una revisione completa dei processi produttivi. È un prodotto autentico che offre ai consumatori la garanzia della qualità, genuinità e sostenibilità, oggi con un packaging in carta del tutto riciclabile. Perfetto alleato per tutte le preparazioni e per dar sfogo alla libera creatività in cucina, Nostrano è uno zucchero grezzo dall’aroma armonioso che esalta il gusto del caffè e degli infusi ed è perfetto per dolcificare creme e dolci. In vendita nelle principali insegne della grande distribuzione, è in due formati: pack da 500 gr e da 750 g.
Lo zucchero semolato di Italia Zuccheri può vantare di una produzione 100% italiana, a garanzia di una filiera tracciata e certificata. Perfetto per tutte le preparazioni in cucina e i dolci, gli infusi e il caffè, e per tutti coloro che prediligono il gusto dello zucchero classico senza rinunciare ai benefici di un prodotto di provenienza locale e 100% Made in italy. L’italianità trova piena espressione anche grazie ai colori (rosso, bianco e verde) distintivi del pack in carta totalmente riciclabile, su cui sono raffigurati i visi di alcuni dei soci bieticoltori.
In vendita nelle principali insegne della grande distribuzione, in pacchi da 1kg.

lunedì 5 luglio 2021

Hai indovinato: le ciliegie sono sotto i riflettori durante l’intera stagione di crescita, che generalmente va da maggio ad agosto. Se stai chiedendo a gran voce di fare una torta di ciliegie o di mettere della marmellata di ciliegie, continua a leggere: condivideremo i migliori consigli per raccogliere e conservare questo dolce frutto estivo.

Come scegliere le ciliegie

Il primo passo per accaparrarsi la borsa migliore di ciliege è decidere quale tipo stai cercando, dal momento che non tutte le ciliegie sono uguali.
Se hai intenzione di mangiarle crude, stai cercando ciliegie "dolci". (Le loro controparti "acide" o "crostate" sono più adatte per il ripieno di torte o utilizzate per produrre frutta secca)
Per scegliere il grappolo migliore, osserva il gambo e la buccia della ciliegia. Proprio come il nocciolo di un avocado, il gambo della ciliegia indica la sua freschezza. Gli steli verdi e ininterrotti sono perfetti e vorrai evitare tutto ciò che sembra fragile e marrone. Se lo stelo è già marcito, è probabile che lo sia anche il frutto sottostante. Niente stelo? Niente paura… puoi valutare la qualità del frutto guardando la ciliegia stessa. Il frutto ideale è lucido e grassoccio; rughe e scolorimento di solito significano che sono più vecchi.

Come conservare le ciliegie correttamente

Una volta selezionate le ciliegie, è importante metterle in frigo il prima possibile. Le ciliegie sono un frutto piuttosto sensibile: perdono il loro gusto succoso in ambienti a temperatura ambiente. Assorbono anche l’acqua quando vengono risciacquati, quindi evita di lavarli fino a poco prima di mangiare o cuocere. Conserva le ciliegie non lavate tra gli strati di carta assorbente, ma se è troppo impegnativo, concentrati sul tenerle asciutte e fredde.
Conservate correttamente, le ciliegie si conservano per circa una settimana in frigorifero. Se vuoi conservarli più a lungo, considera di congelarli in sacchetti di plastica ermetici. Quando sarai pronto per usarli nelle tue ricette di ciliegie fresche preferite, saranno ancora succose e deliziose!

Come congelare le ciliegie

Il detto "tutte le cose belle devono finire" si applica sicuramente alla fine della stagione delle ciliegie. Dopo la raccolta quotidiana da maggio, si avvicina la fine della stagione delle ciliegie di Stemilt. In questo periodo dell’anno ricevo spesso e-mail da persone che si chiedono come conservare le ciliegie in modo da poter gustare il delizioso frutto in bassa stagione. Sebbene ci siano molti metodi per conservare le ciliegie (e qualsiasi frutto per quella materia), suggerisco spesso di congelare le ciliegie perché è veloce, facile e mantiene la nutrizione e il sapore della frutta. Questo fine settimana ho deciso di congelare le ciliegie per la mia famiglia e volevo condividere con voi il mio processo e i miei risultati.

Passaggio 1: lava le ciliegie

Un risciacquo con acqua fredda funziona bene, oppure puoi scegliere di utilizzare anche uno spray per frutta/verdura.

Passaggio 2: rimuovere gli steli

È importante aspettare di rimuovere i gambi fino a quando non si è pronti per utilizzare/congelare le ciliegie, poiché il gambo aiuta a mantenere la freschezza del frutto.

Passaggio 3: snocciolare le ciliegie

Puoi scegliere di congelare le ciliegie intere, con il nocciolo e tutto il resto, ma sapendo che probabilmente userei le ciliegie appena uscite dal congelatore in un frullato o le darò da mangiare al mio bambino (una volta scongelate), ho scelto di risparmiare tempo in seguito e fare questo passaggio adesso. Se hai una snocciolatrice, usala! Non l’ho fatto, quindi snocciolare le ciliegie era un po’ disordinato e piuttosto il compito (devi scavarle con un cucchiaio o farle fuori con la mano). Ho finito per tagliare ogni ciliegia a metà per rendere meno impegnativa la rimozione dei noccioli. Ho tagliato intorno al nocciolo, in modo simile a come potresti tagliare attorno a un nocciolo di avocado.

Passaggio 4: Distribuire le ciliegie snocciolate in un unico strato su una teglia foderata con carta oleata

Stavo visitando i miei genitori per il fine settimana e ho potuto usare il loro congelatore per questo progetto! Altrimenti, il mio congelatore sarebbe stato troppo stretto per contenere una teglia larga. Se il tuo congelatore è lo stesso, puoi saltare questo passaggio e congelare le ciliegie in un sacchetto Ziploc. Dovrai solo essere pronto a trattare con un blocco di ciliegie congelate, piuttosto che ciliegie congelate singolarmente.

Passaggio 5: mettere le ciliegie nel congelatore

Il tempo per congelare le ciliegie varia in base alle impostazioni del congelatore. Per me, due fogli di biscotti di ciliegie dimezzate hanno impiegato circa 6 ore per congelarsi completamente.

Passaggio 6: rimuovere dal congelatore e riporre nei sacchetti

Una volta confermato che le ciliegie erano congelate, le ho rimosse dalla teglia e le ho messe in un sacchetto Ziploc adatto al congelatore. Ho datato la borsa in modo da sapere quando buttarli (se non li avessi usati per allora). Le ciliegie si conservano nel congelatore per 6 mesi o fino a un anno in un congelatore profondo. Ho congelato circa 54 ciliegie e questo ha prodotto una busta da un litro di ciliegie congelate.

Passaggio 7: rimetti le ciliegie nel congelatore

Le ciliegie congelate tornano in freezer fino al momento di utilizzarle

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