giovedì 13 agosto 2020

L’Abruzzo non è solo una terra di grandi vini rossi ma, grazie anche al vitigno pecorino - diffuso in tutta la regione "Verde d’Europa" - offre un’allettante proposta di vini bianchi perfetti per la stagione estiva e non solo. Perché non scegliere di scoprirlo proprio sul fantastico territorio che - tra enogastronomia, bellezze naturali, arte, cultura, vendemmia, eventi e sport - ti conduce dalla montagna al mare in meno di un’ora, soffermandosi magari ad ammirare anche la costa dei Trabocchi al tramonto?

Armonico, persistente, secco, l’Abruzzo Pecorino ha tutte le caratteristiche per essere considerato un vino d’eccezione. Fresco, con un’ottima acidità̀ bilanciata da una grande potenza alcolica, si rivela il compagno ideale in particolare per piatti di pesce, formaggi ma anche carni bianche e primi con condimenti importanti. Con un colore giallo paglierino tendente al dorato, un gusto armonico e un bouquet fruttato e floreale, è caratterizzato da profumi di frutta tropicale, note agrumate e balsamiche; l’Abruzzo Pecorino deriva in realtà da un vitigno "antico" che racconta la storia e le tradizioni di una regione ricca di sapori e di aromi. Le sue prime tracce risalgono ai tempi di Catone il Censore (II secolo a.C.) che lo includeva tra le varietà portate in Italia durante le migrazioni greche.
Con una maturazione abbastanza precoce delle uve e basse rese quantitative, è stato riscoperto in tempi recenti (dagli anni ’80/’90) per la produzione di vino di qualità, mentre prima gli si preferivano varietà più produttive. Il nome del vitigno rimane tutt’oggi un mistero, ma tra le varie ipotesi maggiore credito ha quella che lo lega alla pratica della pastorizia transumante, tipica dell’Abruzzo: pare che le pecore andassero pazze per questo tipo di uva che, maturando prima delle altre varietà regionali, era dolcissima nel periodo del loro passaggio, verso metà settembre.
Il vitigno, per raggiungere l’eccellenza, preferisce zone fresche e forti escursioni termiche. Coltivate in tutta la regione Abruzzo, le uve pecorino conferiscono al vino caratteristiche organolettiche differenti a seconda del terreno dove sorgono le vigne e dei metodi di vinificazione e affinamento. I vini provenienti dai vigneti costieri hanno, per esempio, una grande impronta sapida mentre freschezza e acidità sono più marcate nelle proposte che provengono dai piedi della Majella e del Gran Sasso. Insomma la versatilità è uno dei punti di forza dell’Abruzzo Pecorino e sono davvero tante le proposte abruzzesi da degustare.

IL CONSORZIO TUTELA VINI D’ABRUZZO

Organismo di carattere associativo senza scopo di lucro, il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo è stato istituito nel 2003 con Decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (MiPAF) per svolgere funzioni di tutela, valorizzazione e di cura generale degli interessi connessi alle denominazioni da esso tutelate. Sovrintende all’adempimento della disciplina regolamentare delle denominazioni, alla formulazione di eventuali proposte di aggiornamento della stessa, e coordina il lavoro delle categorie produttive del settore ai fini della valorizzazione delle singole denominazioni.
Il Consorzio tutela i seguenti vini a Denominazione di Origine Controllata: Montepulciano d'Abruzzo Doc, Trebbiano d’Abruzzo Doc, Cerasuolo d'Abruzzo Doc, Abruzzo Doc, Villamagna Doc. Tutela inoltre anche i vini a Indicazione Geografica Tipica: Colline Pescaresi Igt, Colline Teatine Igt, Colline Frentane Igt, Colli del Sangro Igt, Del Vastese o Histonium Igt, Terre di Chieti Igt, Terre Aquilane o Terre de L’Aquila Igt.

mercoledì 12 agosto 2020

Il lockdown, nonostante ci abbia costretti a non partecipare a tanti eventi, non ci ha mai tolto la volontà di viaggiare, soprattutto con l’immaginazione e con lo spirito. Uno dei lati più belli del produrre vino è arrivare nelle case e sulle tavole di tantissime persone nel mondo e comunicare con loro, anche se in modo diverso. Come noi, anche i nostri vini non si sono mai fermati e hanno continuato a viaggiare e a emozionare tanti amici e clienti che in questo periodo difficile ci sono stati vicino. Grazie a loro e a questo continuo attestato di stima, i nostri vini hanno raggiunto grandi traguardi e sono stati premiati con punteggi a livello internazionale, che di seguito vi riportiamo.

DAL VIGNETO

Se esiste un fattore che il periodo di lockdown ha portato sotto l’attenzione di tutti noi, è che la Natura non aspetta i tempi degli uomini e continua imperterrita il suo corso senza curarsi degli eventi che stanno sconquassando la nostra società e le nostre abitudini. Noi, come tutte le aziende agricole, non ci siamo mai fermati seguendo il ritmo di un’annata che, come da copione per questo anno bizzarro, è partita in modo altrettanto particolare. Il lungo periodo di lockdown è stato caratterizzato da temperature medie in rialzo, giornate soleggiate e poche piogge, fattore che ha portato tutti a pensare a un andamento anticipato dell’annata. Con l’arrivo di aprile e maggio, invece, la primavera ha finalmente mostrato il suo vero volto, riequilibrando la situazione in vigna e rallentandone decisamente il corso, grazie a temperature più fresche e piogge costanti, che hanno restituito alla vigna il nutrimento e il ristoro di cui aveva bisogno. La stagione estiva prosegue con l’alternarsi di giornate molto soleggiate e di episodi temporaleschi, con escursioni termiche notevoli che porteranno le uve ad avere profili qualitativi complessi e piacevoli. Si tratta di un’annata che richiede molta attenzione in vigna, con diradamenti più decisi per Barbera e Dolcetto e invece più equilibrati per il Nebbiolo, ma che comunque presenta uve in buona condizione sanitaria. Se l’andamento dell’annata verrà confermato durante agosto e settembre, quella che era partita all’apparenza come un’annata anticipata si confermerà invece come annata dal passo tardivo, che donerà vini di grande eleganza, equilibrio e freschezza.

DALLA CANTINA

Così come il lavoro in vigna non si è mai fermato, il lavoro in cantina non è stato da meno. Come da tradizione, col favore dei cicli lunari, abbiamo imbottigliato le nuove annate dei nostri Barolo: Barolo Cascina Nuova 2017, Barolo Ravera 2017, Barolo Ravera Bricco Pernice 2016 e Barolo Ravera Riserva Vigna Elena 2016. Nonostante l’annata 2017 sia caratterizzata principalmente dalla concentrazione e dalle rese molto basse dovute a una selezione più rigorosa, i nostri Barolo presentano le caratteristiche tipiche del Cru Ravera, che nelle annate calde dona le migliori prestazioni. Di conseguenza, i vini già al naso presentano straordinaria pulizia del frutto, maturo e croccante, tannini morbidi e di bella struttura che creano una trama piacevole e sostengono in lunghezza l’acidità. In particolare per il Barolo Ravera 2017, al frutto definito si aggiungono note speziate e leggermente balsamiche, profondità e complessità con un lungo finale che favorisce la beva e rinfresca il palato. Per il Barolo Bricco Pernice e Vigna Elena, l’impronta qualitativa dell’annata 2016 la fa da padrone, donando ai vini equilibrio, complessità, eleganza e una beva piacevole sin da ora, nonostante i vini debbano ancora affrontare gli anni di affinamento in bottiglia. Una grande annata che ci sta regalando tantissime soddisfazioni e che continuerà a donarcene, grazie a queste due meravigliose interpretazioni che arriveranno sul mercato rispettivamente nel 2021 e nel 2022.

martedì 11 agosto 2020

Lo zenzero è una pianta erbacea, originaria dell’Asia e delle isole del Pacifico, che viene coltivato in tutta la fascia tropicale e subtropicale. È considerato un antiossidante e un antinfiammatorio naturale, stimola le funzioni digestive, viene impiegato in cucina come spezia ed utilizzato per la preparazione di tisane, bevande e liquori.

Ginger Bio Bottega ha origine da zenzero coltivato secondo i dettami dell’agricoltura biologica. Viene sbucciato e tagliato finemente. Le scaglie che se ne ottengono vengono messe a macerare in alcool biologico, acqua e zucchero biologico, a una temperatura controllata di 5° C. Si tratta quindi di una macerazione a freddo, che consente un’ottimale estrazione degli aromi.
Il liquore che ne deriva appare di colore giallo paglierino chiaro. Fresco e intrigante, accarezza il palato con un intenso aroma di zenzero e con un morbido equilibrio tendente al dolce che mitiga i caratteristici sentori piccanti.
La moderata gradazione alcolica (20% vol.) ne fa tanto un inedito e gradevole dopo pasto, quanto un prodotto "all time", piacevole e poco impegnativo in ogni momento della giornata. È un ottimo ingrediente per la preparazione di cocktail e long drink. Può infine accompagnare i gelati, la frutta e i dolci a base frutta. Va servito prevalentemente freddo, a una temperatura di circa 3° C.
Suggeriamo l’inedito cocktail "Spicy Rose", che si prepara con i seguenti ingredienti: 3 cl Bottega Ginger Bio, 10 cl Il Vino dell’Amore Petalo Moscato, 1 cl succo di lime, cubetti di ghiaccio. Queste le semplici modalità di preparazione: riempire un bicchiere alto da bibita con cubetti di ghiaccio. Quindi aggiungere Bottega Ginger Bio freddo e colmare con Il Vino dell’Amore Petalo Moscato, anch’esso freddo, e infine con il succo di lime. Mescolare, decorare con una fetta di lime e servire.
Bottega Ginger Bio si caratterizza per l’elegante packaging che completa il profilo del prodotto. La bottiglia di forma ovale (50 cl) ha un prezzo al pubblico di circa 13 euro.
Per quel che riguarda l’azienda Bottega, guidata da Barbara, Sandro e Stefano Bottega, è al tempo stesso cantina e distilleria. Fondata nel 1977 da Aldo Bottega con la denominazione Distilleria Bottega, l'azienda ha sede a Bibano di Godega (TV), 50 km a nord di Venezia, dove produce grappe, vini e liquori che si rivolgono a un target di livello alto e medio alto. Tra le grappe, commercializzate con i marchi Alexander e Bottega, si distinguono le pregiate selezioni di monovitigni e i distillati maturati in barrique. La gamma dei vini Bottega comprende il Prosecco, tra cui il noto Bottega Gold, e altri spumanti di grande personalità. In due cantine a gestione diretta, in Valpolicella e a Montalcino vengono prodotti Amarone, Ripasso, Brunello di Montalcino e altri grandi rossi. Completa l’offerta Bottega la linea Creams & Liquors, che comprende una gamma articolata di liquori alla frutta e alle creme, tra cui Limoncino, Gianduia, Fiordilatte. L’azienda, che nel 2013 si è trasformata in Bottega S.p.A., distribuisce i propri prodotti in 140 paesi nel mondo.

lunedì 10 agosto 2020

AIA lancia un’importante novità: nasce Omlèt, la linea di frittate italiane di qualità già pronte, uniche e distintive. Studiate per offrire una soluzione per il pasto, sono pensate per tutti quelli che cercano un’alternativa pratica e veloce. Nate nei reparti di Ricerca e Sviluppo della "Cucina più grande d’Italia", Omlèt è la soluzione ideale per chi desidera un piatto semplice pronto in pochi minuti con un solo gesto.

Per il pranzo in ufficio, un panino o la cena sul divano, la nuova linea Omlèt è la frittata "à-porter" pratica e gustosa. Realizzata con uova 100% italiane da filiera controllata AIA, è un prodotto giusto dal nome volutamente sbagliato per un piatto facile da preparare, pronta da gustare in 2 minuti di microonde o in 4 di padella per una doratura perfetta.
Omlèt è disponibili oggi nel formato da 180g con due varianti: Gustosa con prosciutto cotto e formaggio; Vegetariana con spinaci e formaggio.
Il lancio del prodotto è in linea con i principali trend di consumo e le esigenze dei consumatori che sempre più preferiscono pietanze già pronte che fanno risparmiare tempo. In questo contesto, Omlèt di AIA si presenta in maniera distintiva grazie a un mix di gusto, qualità e sicurezza, frutto del lavoro di tutte le persone coinvolte nella loro creazione e produzione, tutta italiana.

domenica 9 agosto 2020

McDonald’s continua il suo percorso di italianità utilizzando latte intero 100% italiano per la preparazione di tutti i suoi gelati. Con 4.500.000 litri di latte acquistati all’anno da Granarolo, i gelati McDonald’s garantiscono la qualità e il gusto del made in Italy.

Con l’estate a pieno regime, gustarsi un buon gelato è il miglior modo per ritagliarsi un momento di pura delizia nella propria giornata. McDonald’s con i suoi gelati realizzati con latte intero 100% italiano è sempre pronta ad offrirti qualità, bontà e gusto, per ridare freschezza alla tua estate.
Con 16 milioni di gelati venduti in un anno, l’iconico McFlurry è il gelato McDonald’s preferito dagli italiani, un vortice di cremoso gelato fiordilatte che si veste di cinque imperdibili gusti tra cui scegliere.
McFlurry Bounty® è l’ultimo arrivato, ma ha già saputo conquistare il palato di migliaia di italiani; vanta una croccante granella e un gustoso topping entrambi al doppio gusto di cioccolato e cocco. McFlurry Oreo® è perfetto per chi ama la croccantezza friabile del biscotto. Un vortice di gusto, dato dal meraviglioso connubio del fiordilatte arricchito da fragranti biscotti al cacao. McFlurry Smarties®, tempestato di colorati confetti di cioccolato, dà un tocco di dolcezza alle calde giornate estive. I più golosi sapranno apprezzare la ricetta di McFlurry Snickers®, che unisce con sapienza arachidi e caramello, per dare un gusto deciso e croccante al cremoso fiordilatte. McFlurry Baci® Perugina® è invece ideale per chi ama la dolcezza del cioccolato; la semplicità del fiordilatte incontra l’inconfondibile gusto dei Baci® Perugina®, per un trionfo di italianità e puro piacere del palato.
In Italia da oltre 30 anni, McDonald’s conta oggi 600 ristoranti in tutto il Paese per un totale di 24.000 persone impiegate che servono ogni giorno 1 milione di clienti. I ristoranti McDonald’s italiani sono gestiti per il 90% secondo la formula del franchising grazie a 140 imprenditori locali che testimoniano il radicamento del marchio al territorio. Anche nella scelta dei fornitori McDonald’s conferma la tendenza a essere un marchio “locale”, con l’84% di fornitori che è rappresentato da aziende con stabilimenti in Italia. Nel mondo McDonald’s è presente in oltre 100 Paesi con più di 36.000 ristoranti.

sabato 8 agosto 2020

Fa parte del 10% dei migliori ristoranti al mondo ed è l’unico tra questi ad essere gestito da studenti di una scuola alberghiera, guidati da due docenti e da uno chef che fino a due anni fa era loro compagno di banco.
Si tratta di Taste, il ristorante didattico dell’Istituto scolastico paritario iSchool di Bergamo, che ha ricevuto il premio Travellers' Choice 2020, che ogni anno Tripadvisor assegna alle migliori strutture ricettive e ristoranti d’Italia e del mondo.

In questo difficile anno segnato dall'emergenza sanitaria, Taste diventa simbolo del riscatto della città più colpita d’Italia e di un settore particolarmente sofferente nel periodo estivo, quello del turismo.
Le classifiche Travelers’ Choice sono elaborate sulla base di un algoritmo di Tripadvisor che confronta diversi parametri, tra cui il ranking, la quantità e la qualità delle recensioni pubblicate dalla community internazionale degli utenti. Risultano vincitori del premio, contrassegnate con il logo sull’immagine del profilo della piattaforma, le strutture che hanno ricevuto il maggior numero di feedback positivi da parte degli utenti nell’arco di un intero anno di recensioni prima della fase di emergenza per la pandemia, posizionandosi così tra il 10% dei ristoranti più graditi nel mondo.
"Rientrare nella classifica di Tripadvisor e ricevere il premio Travelers’ Choice 2020 solleva notevolmente lo spirito dei nostri ragazzi, riempie d’orgoglio le famiglie e conferma ai docenti d’accoglienza, di sala e di cucina, e in generale di tutti gli indirizzi dell’istituto, che la modalità d’apprendimento e lo stile della didattica di iSchool portano grandi risultati – dichiara Valentina Fibbi, titolare dell’istituto scolastico iSchool di Bergamo -. Essere valutati in modo così positivo per tutti gli aspetti della didattica dei diversi percorsi dell’indirizzo alberghiero, rappresenta per noi tutti la migliore ricompensa".
Formazione, esperienza e relazione: questi sono gli ingredienti dell’indirizzo alberghiero di iSchool che interpreta l’esigenza di educare i giovani attivando le competenze e sperimentando concretamente esperienze sul campo. Con questo approccio basato sull’esperienza, i ragazzi sono preparati ad affrontare il mondo del lavoro e nel giro di due anni dal diploma, l’82% trova un lavoro stabile nell’ambito in cui si è formato (cucina, sala, accoglienza turistica).
Secondo il rapporto Eduscopio 2019, che pubblica il ranking degli istituti professionali divisi per province italiane concentrandosi sull’occupazione a 2 anni dal diploma, l’istituto alberghiro di iSchool si colloca al primo posto nella bergamasca e al secondo tra gli alberghieri d’Italia (campione: 2022 istituti professionali in tutta Italia, di cui 363 alberghieri – Eduscopio Fondazione Agnelli, anno 2019).

venerdì 7 agosto 2020

La Regione Lombardia ha approvato una delibera riguardante le disposizioni per il sostegno del sistema produttivo caseario in seguito alle difficoltà causate dall’emergenza legata al Covid.
Una misura straordinaria da tre milioni di euro che consentirà di aiutare il sistema produttivo locale delle DOP lombarde e contemporaneamente di dare sostegno alla popolazione in difficoltà la cui capacità di acquisto anche dei generi alimentari di prima necessità è stata compromessa a causa del blocco delle attività imposto dal lockdown.

"Con 'Io mangio lombardo' di fatto la Regione acquista formaggi lombardi di qualità per destinarli alle persone in difficoltà. Una azione che ha una doppia valenza: economica e sociale. Abbiamo voluto semplificare al massimo anche le procedure burocratiche in modo tale che ai produttori Lombardi arrivino soldi veri in breve tempo. Un’iniezione immediata di liquidità di cui il comparto agroalimentare lombardo ha estrema necessità. Tra l’altro il calo di consumi degli ultimi mesi ha generato un eccesso di produzione e per le aziende è essenziale un intervento che possa risolvere questa problematica" ha dichiarato Fabio Rolfi, assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi che quest’oggi ha presentato i dettagli dell’intervento nella sede del Consorzio di tutela del Taleggio a Treviglio, in provincia di Bergamo.
La misura pertanto intende sostenere tutti i caseifici e gli stagionatori di alcuni formaggi Dop (NOSTRANO VALTROMPIA, STRACHITUNT, VALTELLINA CASERA, SILTER, FORMAGGELLA DEL LUINESE, FORMAI DE MUT DELL’ALTA VAL BREMBANA, SALVA CREMASCO, QUARTIROLO LOMBARDO, TALEGGIO) attraverso l’assegnazione di un contributo per la fornitura di formaggio DOP, alla popolazione in difficoltà attraverso i comuni e i soggetti del terzo settore, iscritti nell’elenco annuale approvato da Regione Lombardia.
"I caseifici potenzialmente interessati sono 130 in tutto il territorio lombardo. Ringrazio per la collaborazione anche Unioncamere Lombardia che pubblicherà la manifestazione di interesse entro il 18 settembre 2020" aggiunge Rolfi.
"Siamo molto soddisfatti che Taleggio DOP rientri nel bando Io mangio lombardo: un provvedimento importantissimo per le medio piccole eccellenze casearie del territorio, orgoglio del Made in Italy gastronomico. - Dichiara Lorenzo Sangiovanni, Presidente Consorzio Tutela Taleggio. - Abbiamo attraversato mesi difficili ma la pandemia e le criticità legate al lockdown non hanno mai interrotto le attività delle aziende consorziate che si sono da subito attrezzate per garantire la produzione e i controlli di qualità a tutela del consumatore. La filiera del Taleggio DOP è stata unita per far fronte all’emergenza: le nostre circa 50 aziende trasformatrici hanno continuato a raccogliere tutto il latte prodotto dalle oltre 600 aziende agricole ubicate nella zona di origine ed inserite in filiera ma un calo nella produzione è stato inevitabile. Il nostro settore, che oggi rappresenta un giro d’affari di oltre 103.000.000 euro con una produzione annua di circa 8.800 tonnellate, è in crescita da anni. Purtroppo nel primo semestre 2020, a causa dell’emergenza Covid19 e del lockdown che ha immobilizzato il canale Horeca, abbiamo registrato un calo del 6,7%. All’assessore Rolfi, al quale avevamo manifestato già a marzo l’apprensione per il nostro comparto, e alla Regione Lombardia vanno i miei più sentiti ringraziamenti. Il loro sostegno è un tassello fondamentale per la ripartenza e ci supporta nel continuare con ancora più tenacia ed impegno il nostro lavoro quotidiano".

giovedì 6 agosto 2020

Gelati e sorbetti vegetariani e vegani realizzati per rispondere all’esigenze di tutti i consumatori, anche quelli più esigenti. In Italia infatti secondo i dati Eurispes il 2,2% si dice vegano, mentre il 6,7% vegetariano, per un totale di 8,9% su tutta la popolazione e in costante crescita.

Per questo Tonitto, azienda leader sul mercato per il Sorbetto N°1 in Italia, ha scelto di produrre sorbetti e gelati di qualità, con un occhio a tutte le abitudini alimentari degli italiani, come per esempio coloro che seguono una dieta vegana o vegetariana. L’attenzione verso un’alimentazione sana e bilanciata è in costante aumento in Italia, come confermato dalla ricerca dall’Istituto Doxa, che parla di un 66% più scrupoloso nello scegliere prodotti genuini e attento all’etichetta dei prodotti alimentari.
I sorbetti, gli Stecchi Sorbetti e la linea di gelati Gaia sono infatti prodotti adatti a persone che hanno intrapreso o vogliono intraprendere un percorso alimentare di tipo vegano/vegetariano. Il Sorbetto e lo Stecco Sorbetto sono infatti realizzati con una selezione di frutta, tracciata e controllata lungo l'intera filiera. Per ogni varietà viene eseguita un’attenta ricerca delle aree geografiche con le condizioni climatiche ideali alla coltivazione. Per regolare la densità del sorbetto non vengono utilizzati latte e derivati, ma la pectina di frutta, sostanza di origine vegetale che rende ancora più leggero e digeribile il prodotto, pur mantenendo la stessa cremosità. Un mix di ingredienti naturali senza glutine e senza grassi ideale per coloro che vogliono abbinare gusto e salubrità.
Differente e ancora più particolare è la linea di gelati Gaia. 100% allergen free, sono realizzati senza lattosio e senza glutine perchè realizzati con base di avena. L’avena è una fonte di carboidrati a lenta digestione e fornisce al nostro organismo energia a lungo termine. Ed è il cereale più ricco di proteine (12,6-14,9%) e di acidi grassi essenziali. Il suo contenuto di fibre solubili è fondamentale per tenere a bada l’appetito e normalizzare il peso corporeo. I gelati della linea Gaia non contengono neppure proteine di origine animale, glutine e grassi insaturi e OGM.
"Da sempre i nostri prodotti rientrano nella categoria di quelli cosiddetti funzionali, ovvero rispondenti a funzioni specifiche che vanno oltre il semplice bisogno di alimentarsi e il puro godimento del cibo - sottolinea Luca Dovo, amministratore delegato Tonitto -. Le loro proprietà nutrizionali intrinseche contribuiscono a mantenere un’ottimale condizione di salute grazie a sostanze in grado di esercitare azioni benefiche per l’organismo, come per tutti coloro che hanno intrapreso una dieta vegana o vegetariana".
"Per tutelare il consumatore Tonitto si è dotato di un efficace sistema interno di controllo della qualità e ha ottenuto le principali certificazioni a livello mondiale - afferma Massimiliano Dovo, Responsabile della Ricerca e Sviluppo -. L’intero processo produttivo avviene nel rispetto di standard molto rigidi: vengono soddisfatte le norme imposte dall’organizzazione BRC (British Retail Consortium) che accertano la conformità della produzione ai requisiti di legalità e sicurezza degli alimenti e si adottano i princìpi imposti dal sistema IFS (International Food Standard) per la valutazione della qualità e delle garanzie igienico- sanitarie dei prodotti. La certificazione UTZ (Universal Trade Zone) e la partnership con Altromercato posta su alcune linee di prodotti è, invece, sinonimo di agricoltura sostenibile".
(EFA News)
Un anno reso complesso dal Covid-19 per le persone, per la società, e per l’economia. Soprattutto, un impatto molto rilevante per i prodotti che fanno parte della tradizione italiana, vino, amari e liquori in particolare. I consumi fuori casa, in considerazione del lungo periodo di lock-down degli esercizi pubblici, sono i più danneggiati.

Federvini ha affidato alla società di analisi TradeLab di delineare una previsione a valore dell’andamento complessivo dell’anno in corso dei settori vini e spiriti. Si tratta di stime basate su dati attuali a fine di ogni mese, proiettate per i mesi rimanenti dell’anno attraverso il modello dello ‘scenario planning’. L’ultima rilevazione purtroppo poco lusinghiera, si riferisce a fine giugno, tuttavia potrà subire delle variazioni nei prossimi mesi in relazione a eventuali mutamenti di contesto.
Per ciò che concerne il vino in bottiglia si ipotizza una chiusura d’anno pari a -29% a valore rispetto ai consumi del 2019. Si tratta di una riduzione significativa, ma comunque inferiore, rispetto alla stima realizzata per il mercato del fuori casa complessivo (-33% per tutto il food&beverage).
Il risultato è il frutto dell’analisi di una sommatoria di canali e di tipologie di consumatori differenti, che in modo diverso influenzano la domanda.
Per il comparto della ristorazione, tra i più attivi tradizionalmente nell’erogazione del prodotto vino nel mercato dei consumi fuori casa, si ipotizzano risultati migliori rispetto ad altri canali, soprattutto per i locali di fascia medio alta: essi contribuiscono per il 40% al valore totale del venduto con un impatto previsionale del -26%. I ristoranti di fascia alta – generalmente frequentati per la cena – stanno reagendo un po’ meglio (-25%) rispetto a quelli di fasce inferiori, abitualmente dedicati al pranzo (-30%) e penalizzati dalla diffusione dello smart working, specialmente nelle grandi città.
Punto di debolezza decisivo è rappresentato dalla evidente riduzione del turismo proveniente dall’estero. In questo caso l’impatto sui consumi è pari al -63%. Questa voce è tra quelle che potrà subire nei prossimi mesi le variazioni più significative, in meglio o in peggio, proprio a causa dell’evoluzione globale della pandemia e delle eventuali restrizioni negli spostamenti.
La variazione delle vendite del vino a valore nel 2020 avrà un andamento a ‘V’: ad aprile si è registrato il picco negativo (-90%) con una inversione di tendenza da giugno per chiudere a dicembre a -6%.
"Gli impatti sul settore sono molto rilevanti" ha dichiarato Sandro Boscaini, Presidente di Federvini. "Le imprese sono già in difficoltà per la carenza generale di liquidità, per la pesantezza degli stock e vanno supportate con azioni puntuali ed energiche: la detassazione degli utili realizzati grazie all’export potrebbe ridare un po’ di ossigeno e al circolante e agli investimenti".
La situazione del comparto spiriti è, se possibile, ancora più negativa. Si ipotizza una chiusura del 2020 pari al -34%. Purtroppo, un record tutt’altro che positivo all’interno del mondo del "fuori casa" a causa essenzialmente delle norme riguardanti il distanziamento sociale.
L’impatto maggiore si registra nel contesto dei locali serali e notturni, nei quali si concentra la gran parte delle vendite: discoteche e ‘bar serali’ realizzano, infatti, il 33% dei consumi totali. Quest’anno si prevede un vero e proprio crollo pari a -63% (discoteche) e -31% (bar serali), con gli ultimi che stanno reagendo meglio grazie a particolari occasioni di consumo quali gli aperitivi, che forniscono peraltro un po’ di ossigeno supplementare anche al comparto vini e spumanti. Pure in questo caso, l’evoluzione della pandemia e le conseguenti misure saranno determinanti in positivo o in negativo.
L’andamento del settore spiriti è simile a quello registrato per i vini, seppur con maggior flessione: un picco negativo del -97% in pieno lock-down e una risalita decisamente lenta che culmina a fine 2020 con una stima di contrazione tra il -20 % e il -15%.
"Il settore dei vini e degli spiriti è fortemente provato" ha concluso Boscaini "l’Ho.Re.Ca rappresenta il principale canale di vendita in particolare dei prodotti di fascia più alta e il blocco dei flussi turistici ha ulteriormente aggravato lo scenario. Le aziende hanno bisogno di un forte supporto da parte dello Stato in termini di sburocratizzazione e di rilancio. Inoltre, sono indispensabili azioni mirate a sostenere il settore attraverso una campagna di promozione in grande stile, dedicata alle nostre eccellenze che sono trainanti per l’export agro-alimentare, in modo da presidiare la distribuzione all’estero faticosamente acquisita negli anni ed incentivare una capillare presenza italiana nel mondo. Il nostro comparto sta andando verso un progressivo assottigliamento di tutti gli incrementi di vendita all’estero, registrati negli ultimi cinque anni".

mercoledì 5 agosto 2020

ROMA. Ora c’è l’ufficialità, dopo mesi in cui le voci si sono rincorse sulla possibile location del​ primo locale “SPRITZERÒ” di Roma. Ma del resto nemmeno Roma è stata costruita in un solo giorno. Spritzerò aprirà il 7 agosto alle ore 19, in via Flaminia 502, nel cuore di Ponte Milvio, a pochi metri dal River Chateau Hotel e Piazzale Ponte Milvio.

Lo store Spritzerò di Ponte Milvio a Roma sarà un flagship store, il più importante messo in piedi dalla start up napoletana in collaborazione con Aperol Spritz, brand mondiale dell’aperitivo italiano appartenente al colosso Campari.
Il noto format è basato su 10 tipologie di spritz, serviti in tre differenti formati di bicchieri per tre differenti prezzi. E immancabili sono gli arachidi in guscio serviti gratis.
"I nostri Spritz Bar hanno servito con orgoglio i clienti a Napoli e in tutta la Campania per 3 anni. Siamo entusiasti che il primo store fuori dalla nostra regione prenda vita a Roma Ponte Milvio. Roma è uno dei mercati più importanti per il mondo aperitivo. L’azienda già da diversi anni cercava la location giusta. Con questo nuovo importante store, si apre lo scenario nazionale del progetto Spritzerò. Aumenteremo sensibilmente la nostra capacità di servizio e amplieremo il numero di serate evento in collaborazione con Aperol" dichiara Davide Schiano Lo Moriello, CEO di Spritzerò Aperitivo Italiano.
"Per tutti gli store di Roma abbiamo pensato a due spritz special. Sono dedicati alle due squadre di calcio Lazio e Roma, rispettivamente di colore celeste e rosso. Sono entrambi a base di vodka al passion fruit, ci sembrava il distillato che meglio potesse esprimere la passione per il calcio del popolo capitolino" continua  Davide Schiano.
La data di apertura è fissata al 7 agosto alle ore 19. Per tutti coloro che parteciperanno all’evento ci sarà la possibilità di bere spritz gratis fino alle 20. Una serata tutta tinta d’arancio, resa ancora più affascinante dalla presenza delle belle hostess e dai gadget Aperol Spritz.
Per presenziare all’evento sarà necessario mettere il like alla pagina ufficiale Spritzerò Roma www.facebook.com/spritzero.roma e cliccare su Parteciperò all’evento di inaugurazione pubblicato su Facebook.
Spritzerò conferma anche il progetto Spritz Plastic Free, dove i bicchieri e le cannucce utilizzate saranno tutte in PLA, in piena salvaguardia dell’ambiente e nel rispetto delle regolamentazioni europee.
"Dopo Roma apriremo a Torino in zona San Salvario. Abbiamo programmato un 2021 ricco di nuove aperture. Per la primavera con il mio socio storico Paolo Del Franco vorremmo portare l’onda arancione del format in Puglia e Sicilia. Sono terre del Sud meravigliose, dove storia, cultura, natura e voglia di vivere si intrecciano in piena simbiosi. Lo sviluppo del format è stato reso più facile grazie a Luigi D’Anna e Rosario Giandomenico, che con Fabrizio Frasca su Torino e Rino Benenato su Roma costituiscono oramai il gruppo Spritzerò. Dopo questa inaugurazione ci godremo le vacanze estive. Ma gli store Spritzerò resteranno sempre aperti. A settembre lavoreremo al sito www.spritzero.it per aumentare l’interazione digitale con i clienti. Ci saranno molte novità in questo senso" conclude Davide Schiano.

martedì 4 agosto 2020

Cosa c’è di più buono di una calda mozzarella filante? Grazie a Bayernland e alla sua mozzarella Valfiorita in formato julienne, ora sarà ancora più facile preparare sfiziose ricette super filanti. Il comodo formato in julienne, striscioline di mozzarella già tagliate e pronte all’uso, è estremamente versatile e rende la mozzarella Valfiorita julienne di Bayernland l’ingrediente perfetto per farcire le pizze, le focacce, crepes, torte salate, piadine dando un aspetto appetitoso e invitante ad ogni piatto. Perfetta anche in cucina in tutte le preparazioni da forno per un ripieno super filante, oppure a crudo sulle insalate.

La mozzarella Valfiorita julienne di Bayernland – storica azienda bavarese specializzata nella produzione di latticini - è realizzata con un latte puro e genuino, lavorato con processi produttivi all’avanguardia e garantito da scrupolosi controlli effettuati dagli enti preposti lungo tutte le fasi della filiera, che assicurano elevati standard di qualità.
Storica e affermata azienda bavarese, Bayernland- Cooperativa di Latterie Agricole è presente in Italia da 50
anni e si è affermata quale una delle poche aziende tedesche ad essere presenti in maniera capillare nel mercato lattiero-caseario italiano. Qualità ed efficienza sono per Bayernland elementi irrinunciabili, per offrire al consumatore i migliori prodotti garantiti dall’elevata qualità del latte bavarese, dai rigidi controlli qualitativi effettuati lungo tutta la filiera e dalle tecnologie di ultima generazione utilizzate negli stabilimenti produttivi tedeschi.

lunedì 3 agosto 2020

ROMA. I sistemi di dimagrimento tradizionali si basano su un controllo rigido di alimenti, calorie e quantità, impongono sfiancanti allenamenti in palestra, ma raramente mantengono le promesse. Sulla base di uno studio empirico approfondito, il coach alimentare Michele Concas ha rilevato che la causa principale del sovrappeso non dipende dal contenuto calorico dei cibi ma è piuttosto riconducibile all’indice glicemico.

Di cosa si tratta? Della capacità di ogni cibo di aumentare in maniera più o meno rapida il valore di glucosio nel sangue.
Concas ha per questo creato il Metodo Mosaico, un sistema innovativo di coaching su misura che si basa su un’accurata selezione dei migliori alimenti preferiti da assumere, sull’analisi dei bisogni e delle risposte dell’organismo, avvalendosi di un servizio di consulenza dedicato. 
L’efficacia del Metodo parte dal rispetto del corpo ed è pertanto sufficiente capire come lavora, imparando a fornirgli i cibi giusti nell’orario giusto e nel giusto abbinamento.  
Un sistema semplice da seguire grazie anche all’App del Metodo Mosaico compatibile con iPhone, iPad e iPod touch da App Store o da Google Play.
Un metodo ideale per massimizzare i risultati e per raggiungere il proprio obiettivo, perché come dice lo stesso Michele Concas "Senza un obiettivo sei come il corpo di una macchina fotografica: non puoi avere alcuna visione".
Il Metodo Mosaico è nato nel 2010 dalla diretta esperienza del suo creatore e conta oggi oltre 5500 clienti che hanno ritrovato la loro autostima, dimagrendo senza dieta, farmaci o integratori e perdendo i chili di troppo in modo definitivo.

domenica 2 agosto 2020

L’Assemblea dei Soci dell’Asolo Prosecco, riunitasi ad Asolo, ha deliberato che con l’imminente vendemmia 2020 non solo non si riducano le rese ad ettaro, come hanno invece deciso molte altre denominazioni, ma che si provveda addirittura a richiedere la cosiddetta riserva vendemmiale, ipotizzando che il supero produttivo della Docg asolana possa essere in futuro convertito ad Asolo Prosecco nel caso di eccessi di domanda. La richiesta di Asolo Prosecco proveniente dai mercati nazionali ed esteri continua infatti a mantenersi vivace e questo ha spinto il Consorzio di tutela ad adottare una misura che garantisca la piena disponibilità futura di prodotto a fronte dei contratti in essere.

Nello specifico, la decisione assunta dall’Assemblea del Consorzio dell’Asolo Prosecco si concentra sull’utilizzo del cosiddetto supero di campagna, ovvero la tolleranza produttiva del 20% che la normativa consente oltre la resa dei 135 quintali ad ettaro prevista dal disciplinare. Il provvedimento ora assunto fa sì che tale supero possa essere provvisoriamente bloccato sui registri di cantina, e che il Consorzio, qualora la domanda continuasse a crescere e una volta sentiti i soci, possa in futuro liberarlo come Asolo Prosecco.
"Visti i tempi – commenta il presidente del Consorzio dell’Asolo Prosecco, Ugo Zamperoni – quella che abbiamo assunto per l’Asolo Prosecco è una misura in decisa controtendenza. In queste settimane la cronaca del mondo del vino ci sta raccontando, infatti, di molte misure restrittive, anziché di misure espansive come la nostra. Il fatto è che la vendemmia dello scorso anno è stata qualitativamente eccezionale e questo sta contribuendo a fidelizzare un pubblico sempre più esigente, tant’è che il fascino del nostro cru di collina sta conquistando nuovi mercati e nuovi consumatori, inaspettati solo fino a pochi mesi fa. Fino al 30 giugno scorso la performance dell’Asolo Prosecco segnava un più 8,3% e i segnali che ci pervengono sembrano indicare che il trend di crescita continui. Stanti anche le dinamiche non omogenee come in passato delle denominazioni a noi affini, abbiamo la necessità di mantenere una certa competitività come denominazione, evitando che un eccesso di domanda porti a una tensione su prezzi. Non da ultimo, è necessario che tutti i contratti in essere possano contare su un minimo di scorte capaci di assecondare ogni nuova richiesta, cosa che il provvedimento della riserva vendemmiale che abbiamo assunto garantisce pienamente".

sabato 1 agosto 2020

Le Julienne sono un formato versatile, moderno e innovativo: sottilissimi fiammiferi di speck, ideali per dare quel tocco in più ai piatti freddi estivi, come le insalate o le paste fredde, e ai primi piatti caldi. Perfetti da gustare anche sulla pizza.

Le Julienne di Speck Recla sono un prodotto ricco di proteine e povero di grassi, particolarmente indicato per gli sportivi e per chi segue un’alimentazione corretta ed equilibrata.
Il logo Recla, la firma della famiglia, da ben tre generazioni è garanzia di eccellenza e di alta qualità.
Per la sua realizzazione, i macellai di Recla scelgono le migliori cosce di suino di prima qualità, che vengono poi lavorate rispettando i processi tradizionali: la salatura avviene pezzo per pezzo, la speziatura viene eseguita con la ricetta segreta di famiglia, l’affumicatura con il legno di faggio è leggera e delicata, e la tipica stagionatura.
Tutto ciò perché per Recla lo speck è piú di una passione, è un affare di famiglia. Le Julienne di Speck Recla in vaschetta bicomparto da 70g (2x35g) sono disponibili nel banco frigo della GDO.

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