venerdì 2 aprile 2021

È fiorentino il miglior olio Igp d'Italia. La Guida Oli d’Italia del Gambero Rosso 2021, giunta alla sua undicesima edizione, ha assegnato le Tre Foglie e il premio speciale, ovvero il massimo riconoscimento, a "V", extravergine biologico prodotto per la prima volta, con il nuovo frantoio TEM, nel 2020 dalla storica Fattoria di Volmiano, situata su versante nord di Monte Morello a Calenzano, proprietà dei Marchesi Gondi.

"V" – Igp Toscano Colline di Firenze nasce in oliveti situati tra i 300 e i 600 metri di altitudine: 80 ettari specializzati nei quali vengono coltivate, secondo i protocolli dell'agricoltura biologica, 22.000 piante di ulivo.
La sua composizione prevede 70% di varietà Frantoio, 10% Moraiolo, 10% Leccino e 10% di altre varietà toscane. Il risultato è un extravergine d'oliva biologico, estratto a freddo con la tecnica della depressione di ossigeno, per questo ad alto tenore di polifenoli, con note aromatiche e sapori unici, che molto devono alle caratteristiche del territorio in cui nasce e a quelle di un'annata particolarmente propizia.
"I profumi eleganti di oliva fresca e lattuga raccontano l'equilibrio della primavera 2020 - spiega Lapo Gondi della Fattoria di Volmiano, mentre gli amari di cardo e cicoria ben rappresentano la grande escursione termica tra la notte e il giorno che abbiamo visto durante l'ultima estate e ci ricordano il ’verde’, che curiamo con rispetto e attenzione. Le note speziate di maggiorana, che si chiudono con un piccante piacevole e pulito, rinfrescano la bocca e raccontano l’autunno 2020, andamento stagionale perfetto per l’olivicoltura. La nostra è eroica - conclude Gondi - a Volmiano, abbiamo deciso di sacrificare la quantità a favore di una qualità unica, che renda ogni olio qui prodotto unico ed inimitabile. Come il nostro “V” che oggi viene premiato con questo ambito riconoscimento del Gambero Rosso".
Per quel che riguarda la Fattoria di Volmiano, è una delle proprietà dei marchesi Gondi, antica famiglia fiorentina di cui si ha notizia fin dai tempi di Carlo Magno. La tenuta si sviluppa su 550 ettari di terreni ad alta pendenza: altipiani rocciosi, circondati da boschi cedui ed ad alto fusto che vanno dai 250 ai 1000 metri, arrivano fino a una delle tre punte di Monte Morello, per poi scendere su valli fresche. Un contesto paesaggistico di pregio, con una lunga storia alle spalle (vedo scheda allegata), in un territorio noto fin dal Medioevo per la produzione dell'olio e in buona parte SIC, sito di interesse comunitario.

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